Welfare aziendale
28 Feb 2020
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Fare prevenzione cardiologica e oncologica con il welfare aziendale

È quanto fa Permasteelisa, multinazionale delle costruzioni, che grazie a screening puntuali è riuscita a diagnosticare per tempo alcune malattie dei dipendenti e a migliorare il loro stile di vita.
Autore
Redazione
prevenzione cardiologica

Un’azienda attenta alla salute può arrivare a salvare la vita dei suoi dipendenti puntando sulla prevenzione. È il caso di Permasteelisa, multinazionale delle costruzioni con sede a Vittorio Veneto e attiva in 30 Paesi, tra i leader mondiali nei rivestimenti architettonici in vetro e in acciaio per grandi edifici.

Nel 2009 ha avviato un progetto di welfare aziendale di prevenzione cardiologica e oncologica che ha migliorato lo stile di vita dei dipendenti ed è riuscito a  diagnosticare la malattia di alcuni di loro.

Il programma, chiamato “Prevenire è Vita”, è stato portato avanti assieme alla Cosimelli&Co, società creata da Maurizio Cosimelli, oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.

Una società che è nata proprio per diffondere la cultura della prevenzione medica in azienda, in particolare relativamente alle patologie del cuore e ai tumori. Nei primi otto anni 781 dipendenti sui circa 900 della sede italiana di Permasteelisa si sono sottoposti a 1.924 visite di prevenzione cardiologica e oncologica.

Welfare aziendale e prevenzione: gli screening

Cosimelli&Co ha offerto percorsi di screening differenziati per sesso e per età, programmi differenziati per:

  • chi ha meno di 40 anni,
  • chi ha tra i 40 e i 60 anni,
  • per chi ha oltre 60 anni

I check up, che si tengono nel Centro di Medicina di Treviso, durano 4 ore per dipendente e sono sue due turni, uno la mattina e uno al pomeriggio, sempre in orario di lavoro.

Si inizia con un’intervista medica e poi ci si sottopone a diverse visite specialistiche e indagini diagnostiche. Seguono la consegna dei risultati e una scheda individuale. Per Permasteelisa, che offre tutti questi servizi gratuitamente, il costo e nell’ordine dei 200-250mila euro all’anno.

I risultati sono più che significativi. Sono state diagnosticate neoplasie maligne, benigne, e circa 2mila patologie di altro genere. Soprattutto, tra i dipendenti di Permasteelisa si è diffusa l’abitudine a uno stile di vita migliore.

Gli effetti della prevenzione sul benessere dei dipendenti

Grazie a questo programma di welfare aziendale, si è ridotto del 50% il numero di dipendenti che consuma troppo alcol, quelli in sovrappeso o con un’alimentazione ipercalorica sono diminuiti del 40%, la quota di fumatori, invece, è salita di un terzo.

Le persone che non presentano nessuno dei tre principali fattori di rischio (fumo, alcol, alimentazione sbagliata) sono passate da 27 a 70, un aumento del 159%.

Ricordiamo che queste iniziative rientrano nell’ambito fiscale dell’articolo 100 del TUIR che identifica gli oneri di utilità sociale come spese per opere o servizi che possono utilizzare tutti i dipendenti o categorie di essi e che sono “volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale o sanitaria.

Sono deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi”.