Welfare aziendale per le spese mediche: dai voucher alla sanità in azienda
Mentre negli Usa si diffondo le cliniche aziendali per i dipendenti, in Italia hanno sempre più successo i voucher sanitari. Con modalità e soluzioni diverse, per i dipendenti si tratta in entrambi i casi di un vantaggio per le loro spese mediche.
L’obiettivo principale resta quello alla base del welfare aziendale: migliorare lo stato di salute psicofisica del dipendente e della sua famiglia con benefici anche a favore del clima aziendale e della produttività.
In questo articolo vediamo alcune iniziative di assistenza sanitaria legata al welfare, sia in Italia e che in Usa.
Cosa è il voucher sanitario e come funziona in Italia
L’Italia ha un sistema sanitario del tutto differente da quello americano. Ecco perché rispetto a quello che ti racconteremo su cosa avviene nelle aziende statunitensi i servizi alla persona previsti nel welfare funzionano diversamente.
Nel nostro Paese infatti sono nate soluzioni come i voucher salute, introdotti dalla Legge di Stabilità 2016. Probabilmente sai già di cosa si tratta, ma ti ricordiamo che sono buoni attraverso i quali si possono erogare anche servizi alla persona.
I vantaggi principali dei voucher sanitari sono due:
- semplificano tutto il processo di erogazione dei servizi e delle prestazioni, eliminando le rendicontazioni dei classici strumenti di welfare aziendale, un aspetto importante anche per piccole e medie imprese;
- permettono di avvalersi dell’esenzione da contributi fiscali e previdenziali.
Ma come funzionano i voucher in concreto? L’azienda attribuisce un importo welfare al proprio collaboratore che può essere tradotto in voucher.
Con il voucher Ticket Welfare di Edenred per esempio il dipendente può pagare direttamente senza alcun anticipo di denaro le spese sanitarie presso una rete di strutture convenzionate o da lui stesso segnalate per il convenzionamento.
In questo contesto stanno avendo molto successo i voucher dedicati alle prestazioni per la salute e alla sanità in genere, utilizzabili per sé, per i figli o per i propri famigliari.
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Amazon, welfare e intelligenza artificiale
Spostiamoci ora negli Usa. Nel Paese della sanità a pagamento, colossi aziendali come Amazon ed Apple hanno avviato una nuova frontiera di iniziative imprenditoriali: portare la sanità direttamente in azienda con cliniche proprie.
Ne è un esempio la healthcare company non-profit a cui hanno dato vita congiuntamente Amazon, Berkshire Hathaway e JPMorgan Chase con la promessa di migliorare i servizi e ridurre le spese sanitarie dei dipendenti.
D’altra parte, l’interesse è duplice.
Ti basti sapere che, secondo una stima dell’U.S. Centers for Disease Control and Prevention, ovvero l’Istituto di Sanità pubblica degli Stati Uniti, nel Paese federale si perdono 69 milioni di giorni di lavoro ogni anno per problemi di salute, con un costo pari a 260 miliardi di dollari.
Ma Amazon non si è fermata all’organizzazione non-profit: il suo programma Amazon Care offre consulenze mediche per i dipendenti con tanto di prescrizione medica consegnata a casa o in ufficio.
E soprattutto ha di recente investito sulla startup Health Navigator, che andrà integrare il programma welfare per le cure mediche puntando sulla tecnologia e l’intelligenza artificiale.
Tra le sue funzioni c’è anche quella che permette al dipendente di verificare i sintomi per capire come comportarsi in caso di un problema di salute: consultare il medico, andare al pronto soccorso, ecc.
Apple punta sulla salute
A buttarsi nell’arena competitiva, a stretto giro da Amazon and Co, c’è anche Apple, che ha studiato un suo programma di welfare sanitario aziendale. Anzi, ha fatto di più. La società ha creato AC Wellness, un network di cliniche a uso esclusivo per i suoi dipendenti.
Ma ha anche investito molto nel settore sanitario. Il suo orologio Apple Watch monitora la frequenza cardiaca e ora anche il ciclo mestruale.
Inoltre, sugli Iphone esiste di default l’app Salute, dove, oltre a raccogliere tutti i dati sugli esercizi di fitness, si possono archiviare dati medici personali e cartelle cliniche in sincronizzazione con alcuni ospedali, anche se questo servizio non è ancora attivo ovunque.