Buoni Pasto
24 Mar 2022
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Come i buoni pasto possono aiutarti nella pianificazione fiscale della tua azienda

Hai mai sentito parlare di inerenza e sai quali sono i costi inerenti e quali no? A spiegare questo principio importante per la deducibilità è Massimo Allievi, dottore commercialista.
Autore
Cristina Maccarrone
principio di inerenza e buoni pasto

I buoni pasto sono la soluzione per la pausa pranzo  – e non solo – più utilizzata in Italia grazie alla loro  convenienza e semplicità di utilizzo. Danno quindi diversi vantaggi ai dipendenti, ma anche e soprattutto alle aziende.

Quello che forse non sai, infatti, è che possono essere molto utili per la pianificazione fiscale di un’azienda. E questo indipendentemente dal fatto che sia un libero professionista, PMI o una grande impresa.

A spiegarci in che modo, parlandoci del principio di inerenza, è il dottore commercialista Massimiliano Allievi.

Come gestire al meglio i costi aziendali: il principio di inerenza

Hai mai sentito parlare di inerenza? Si tratta, come ricorda Allievi, del principio che regola la deducibilità e che è molto importante per una corretta pianificazione fiscale. 

Come, infatti, riportato dall’articolo 109, comma 5 del TUIR: 

 
 

Le spese e gli altri componenti negativi sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito.

Spiega infatti il commercialista: “Se si tratta di un costo che ti serve per portare avanti la tua attività, potrai inserirlo nella dichiarazione dei redditi, dedurre il costo, abbassare la base imponibile e di conseguenza la tassazione”.
Diverso è il caso se è un costo personale: non è inerente e non potrà essere inserito nella contabilità.

Ma quali sono i costi inerenti? Lo sono le materie prime, le utenze e anche i buoni pasto.

Quanto puoi risparmiare con i buoni pasto? Scoprilo insieme a un nostro esperto: per te una consulenza gratuita.

Costi inerenti e buoni pasto

I buoni pasto, come precisa Allievi, “sono infatti uno strumento che garantisce ai tuoi dipendenti e collaboratori di fare la pausa pranzo e di acquistare generi alimentari al supermercato”.
Ma non finisce qui: “garantiscono all’imprenditore la piena deducibilità al 100% in dichiarazione dei redditi e la possibilità di detrarre l’Iva al 4%”.

Tutto questo vale solo per le grandi aziende? A differenza di quello che spesso si pensa, la risposta è no: si adattano infatti a ogni tipo di impresa, compresi i liberi professionisti. 

Vuoi saperne di più? Guarda il video con le indicazioni di Massimiliano Allievi e inizia a risparmiare sui costi:

Inoltre, i buoni pasto sono doppiamente vantaggiosi per i dipendenti.
Uno perché sono interamente detassati fino a 8 euro per i ticket elettronici e fino a 4 euro per i ticket cartacei e due perché possono essere utilizzati cumulativamente fino a un massimo di 8. L’ideale per fare la spesa al supermercato oltre a fare la pausa pranzo nei bar e ristoranti.  

Non male, no?