I buoni pasto sono la soluzione per la pausa pranzo – e non solo – più utilizzata in Italia grazie alla loro convenienza e semplicità di utilizzo. Danno quindi diversi vantaggi ai dipendenti, ma anche e soprattutto alle aziende.
Quello che forse non sai, infatti, è che possono essere molto utili per la pianificazione fiscale di un’azienda. E questo indipendentemente dal fatto che sia un libero professionista, PMI o una grande impresa.
A spiegarci in che modo, parlandoci del principio di inerenza, è il dottore commercialista Massimiliano Allievi.
Come gestire al meglio i costi aziendali: il principio di inerenza
Hai mai sentito parlare di inerenza? Si tratta, come ricorda Allievi, del principio che regola la deducibilità e che è molto importante per una corretta pianificazione fiscale.
Come, infatti, riportato dall’articolo 109, comma 5 del TUIR:
Le spese e gli altri componenti negativi sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito.
Spiega infatti il commercialista: “Se si tratta di un costo che ti serve per portare avanti la tua attività, potrai inserirlo nella dichiarazione dei redditi, dedurre il costo, abbassare la base imponibile e di conseguenza la tassazione”.
Diverso è il caso se è un costo personale: non è inerente e non potrà essere inserito nella contabilità.
Ma quali sono i costi inerenti? Lo sono le materie prime, le utenze e anche i buoni pasto.
Quanto puoi risparmiare con i buoni pasto? Scoprilo insieme a un nostro esperto: per te una consulenza gratuita.
Costi inerenti e buoni pasto
I buoni pasto, come precisa Allievi, “sono infatti uno strumento che garantisce ai tuoi dipendenti e collaboratori di fare la pausa pranzo e di acquistare generi alimentari al supermercato”.
Ma non finisce qui: “garantiscono all’imprenditore la piena deducibilità al 100% in dichiarazione dei redditi e la possibilità di detrarre l’Iva al 4%”.
Tutto questo vale solo per le grandi aziende? A differenza di quello che spesso si pensa, la risposta è no: si adattano infatti a ogni tipo di impresa, compresi i liberi professionisti.
Vuoi saperne di più? Guarda il video con le indicazioni di Massimiliano Allievi e inizia a risparmiare sui costi:
Inoltre, i buoni pasto sono doppiamente vantaggiosi per i dipendenti.
Uno perché sono interamente detassati fino a 8 euro per i ticket elettronici e fino a 4 euro per i ticket cartacei e due perché possono essere utilizzati cumulativamente fino a un massimo di 8. L’ideale per fare la spesa al supermercato oltre a fare la pausa pranzo nei bar e ristoranti.
Non male, no?