Buoni Pasto
13 Nov 2023
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Buoni pasto 2023: tutto quello che devi sapere per utilizzarli al meglio

Sono nati con Edenred nel 1976 e si sono evoluti tantissimo. Scopri come funzionano, la normativa che li regola e i vantaggi fiscali di questa soluzione. Per i dipendenti ma anche per le aziende.
Autore
Cristina Maccarrone
buoni pasto

I buoni pasto sono nel 2023 la soluzione per la pausa pranzo più utilizzata in Italia grazie alla sua convenienza e semplicità di utilizzo.

A introdurli per la prima volta in Italia è stata proprio Edenred, prima con la versione cartacea nel 1976, e in formato digitale poi nel 1994.

Vediamo in questo articolo quali sono le caratteristiche dei buoni pasto, come funzionano, quante tipologie esistono, chi ne ha diritto, dove si possono utilizzare, i vantaggi fiscali, la normativa che li regola. E tanto altro ancora.

Cosa sono i buoni pasto

I buoni pasto sono stati ideati per fornire ai datori di lavoro, sia imprenditori che liberi professionisti, la possibilità di assicurare ai propri dipendenti e collaboratori un benefit che consenta loto di praticare una corretta alimentazione anche al lavoro. Beneficiando, allo stesso tempo, numerosi vantaggi fiscali.

Quando infatti non c’è la possibilità di organizzare una mensa aziendale, i buoni pasto sono un’ottima soluzione per garantire la pausa pranzo e il giusto relax durante la giornata.  

I buoni pasto costituiscono nel 2023 uno strumento di integrazione al reddito che il dipendente potrà utilizzare non solo per pranzare al bar o al ristorante durante la pausa nell’orario di lavoro. Potrà utilizzarlo anche per assicurarsi una prestazione di vitto a prescindere dalla circostanza che il suo contratto preveda la pausa pranzo (per esempio contratto di lavoro subordinato a tempo parziale) o no.

I buoni pasto, difatti, possono essere assegnati anche ai lavoratori per i quali non è prevista la pausa pranzo e possono essere spesi anche al di fuori della stessa. Pensiamo, ad esempio, al loro utilizzo per fare la spesa al supermercato. 

I buoni pasto sono quindi dei documenti di legittimazione, ossia dei ticket, che danno una scelta molto ampia ai lavoratori e permettono loro di decidere come usarli secondo le loro personali esigenze.  

Si tratta quindi di uno strumento che consente ai datori di lavoro di aumentare il potere d’acquisto di dipendenti e collaboratori; ciò con limitata incidenza dei relativi costi, in quanto le spese sostenute per l’acquisto dei buoni pasto da attribuire ai dipendenti sono deducibili integralmente dal reddito dei datori di lavoro.
Senza dimenticare che i liberi professionisti e gli imprenditori senza dipendenti possono comunque dedurre i costi sostenuti per l’acquisto dei buoni pasto nella misura del 75%, seppur per un importo massimo nel limite del 2% del fatturato.

I buoni pasto hanno caratteristiche differenti in base al formato (cartaceo, elettronico, da app), il quale incide anche sul valore esente da tassazione per i dipendenti cui vengono attribuiti (4 euro giornalieri per i buoni pasto cartacei e 8 euro per quelli elettronici).

Se nel dettaglio di questi aspetti entreremo tra poco, spieghiamo subito come funzionano e come utilizzarli.

Come funzionano i buoni pasto

Il sistema dei buoni pasto non è particolarmente complesso: sono le aziende o gli enti pubblici che li ordinano e li acquistano dalle società che li emettono, come per esempio Edenred, e li consegnano ai dipendenti – specie se si tratta di ticket cartacei.

Nel caso di buoni pasto elettronici, invece, non c’è l’atto fisico della consegna ma viene caricata una card, messa a disposizione dalle stesse società emettitrici, che può essere usata per il pranzo o la spesa (ne parleremo meglio tra poco). L’alternativa è quella di utilizzare il buono pasto tramite un’app come l’app Ticket Restaurant®.

Una volta che li avrà ricevuti, il dipendente potrà utilizzarli in tutti gli esercizi commerciali convenzionati.

Come anticipato, i buoni pasto nel 2023, così come negli anni passati, possono essere utilizzati per fruire di una prestazione di vitto che può avere ad oggetto diversi prodotti. Il dipendente può, anzitutto, fruire di prodotti pronti per il consumo e utilizzare, quindi, il buono pasto presso bar, ristoranti, gastronomie, rosticcerie, ecc. Può, altresì, accedere a prodotti appartenenti al genere alimentare e utilizzare il buono pasto anche per fare la spesa presso venditori al dettaglio, come supermercati e mercati.

Come migliorare la vita di dipendenti e collaboratori e risparmiare allo stesso tempo? Scoprilo nella nostra guida gratuita ai buoni pasto.

Dove accettano i buoni pasto

La spendibilità è un aspetto molto importante sia per l’azienda che per il dipendente. Immagina che un lavoratore, senza la certezza degli esercizi convenzionati presso cui utilizzare i buoni pasto, con una sola ora di pausa pranzo debba girare intorno all’ufficio per trovare un ristorante che accetti i buoni pasto: sarebbe davvero una scocciatura.

Allo stesso modo, il lavoratore in smart working potrebbe dover girare in lungo e largo, impiegando il suo tempo libero a cercare un posto adatto alla fruizione della pausa pranzo mediante il suo buono pasto, invece di rilassarsi e consumare un pasto piacevole. Oltre al fatto che spesso, mentre si lavora da remoto, si ha poco tempo per pensare alla pausa pranzo.

Ecco perché sapere dove spendere i buoni pasto e quali sono gli esercizi convenzionati è importante.

Lo è ancora di più se, come nel caso dei Ticket Restaurant® di Edenred, per esempio, il dipendente potrà utilizzarli in oltre 150.000 esercizi convenzionati.

Dove potrà quindi il beneficiario utilizzare i suoi ticket? Bar, ristoranti, tavole calde così come negozi di generi alimentari e supermercati che ovviamente facciano parte della rete di affiliati.

Quali supermercati accettano i buoni pasto? Nel caso dei Ticket Restaurant®, ci sono nel 2023 supermercati ocome Carrefour, Conad, Coop, Crai, Esselunga, Eataly, Il Gigante, Pam e tanti altri.

Inoltre, si possono utilizzare i buoni pasto per fare la spesa online e per il food delivery. Chi è in possesso dei buoni pasto Ticket Restaurant® per esempio potrà usarli per acquistare su Deliveroo (partnership avviata nel settembre 2023), ma anche su Glovo
I beneficiari potranno così utilizzare i buoni pasto sia per il servizio di consegna della spesa a casa sia per ordinare online e ritirare presso i punti vendita Carrefour convenzionati.

Tipologie di buoni pasto: cartacei, elettronici e digitali

Come accennavamo, i buoni pasto si presentano in diversi formati.
Eccoli in dettaglio:

  • buoni pasto cartacei: voucher cartacei consegnabili direttamente in cassa per nei vari esercizi convenzionati. Vengono dati fisicamente al dipendente;
  • buoni pasto elettronici: buoni pasto utilizzabili sia tramite tessera elettronica sia da smartphone tramite app;
  • buoni pasto digitali: buoni pasto utilizzabili esclusivamente da smartphone tramite app.

Come si può intuire, i buoni pasto elettronici sono l’evoluzione del buono pasto cartaceo. Sono leggibili dai vari POS grazie al chip e alla banda magnetica e il dipendente ha diritto a utilizzare l’importo corrispondente al valore facciale del buono pasto stesso.

Per quel che riguarda invece l’app, ci sono diversi vantaggi legati all’usare una soluzione che possiamo definire “fully digital” ossia completamente digitale.

L’app Ticket Restaurant® permette di consumare i propri buoni pasto in modo semplice e immediato: davanti alla cassa di un bar o supermercato basta indicare quanti ticket sono necessari e cliccare su “paga ora”. Ma non solo: si può soprattutto trovare un bar o un supermercato vicino grazie alla geolocalizzazione e capire in un solo click dove accettano i buoni pasto.

Inoltre, è possibile visualizzare quanti ticket  restano, la data di scadenza dei buoni pasto e dove sono stati utilizzati fino a quel momento.

 
 

Come previsto dal decreto ministeriale n.122 del 7 giugno 2017, i buoni pasto possono essere cumulati e spesi contemporaneamente fino a un massimo di 8 per singola transazione.

Buoni pasto elettronici e digitali: perché convengono

Chiarite le differenze, perché conviene passare al formato elettronico e digitale? Per una serie di motivi, tra questi il fatto che si riesce a utilizzare questi formati in maniera più semplice e immediata rispetto alla versione cartacea.

Inoltre, pensa a tutte le volte che un dipendente si dimentica i buoni pasto a casa: con la versione elettronica o digitale può avere una tessera da tenere sempre con sé nel portafoglio e, nel caso dei buoni digitali, non serve altro che lo smartphone.

Altri vantaggi riguardano poi una maggiore sicurezza, grazie alla possibilità di bloccare immediatamente la carta e recuperare i buoni residui, ottimizzazione dei costi di spedizione e gestione, nonché maggiore flessibilità tramite utilizzo su più device.

Lato risorse umane, poi, scegliere il buono pasto elettronico permette di evitare la cosiddetta distribuzione fisica ogni mese dei ticket. In questo modo si procede agli ordini con un caricamento massivo.

Tempo risparmiato, non trovi?

 
 

Lato dipendente, i buoni pasto elettronici sono più convenienti per le esenzioni fiscali: limite giornaliero di 8 euro a persona per i buoni digitali contro i 4 euro, sempre a persona, del formato cartaceo.

Scegliere il formato più adatto, tra i buoni pasto cartacei, elettronici e da app, è una decisione che ogni azienda o libero professionista con partita IVA può fare al momento dell’acquisto e in base alle diverse necessità.

Grazie a Ticket Restaurant® si può, infatti, andare incontro a tutte le esigenze: da quelle dei più giovani e particolarmente “smart”, con la versione digitale, oppure a quelle di chi è più “tradizionalista” e preferisce il classico blocchetto cartaceo, conosciuto e accettato ovunque.

Buoni pasto cartacei o elettronici? Fatti consigliare dai nostri esperti: la consulenza è gratuita.

Cosa dice la normativa sui buoni pasto

La normativa per i buoni pasto prevede ampi vantaggi fiscali e gestionali a tutti i possessori di partita IVA, i liberi professionisti e aziende.

A regolare i buoni pasto sono essenzialmente il Decreto legislativo n. 50 del 2016 con l’articolo 144 e soprattutto il già citato Decreto ministeriale n.122 del 2017 che stabiliscono a chi spettano i buoni pasto oltre alle caratteristiche che devono avere sia le società di emissione che gli esercizi commerciali.

Chi ha diritto ai buoni pasto

Ad avere diritto ai buoni pasto sono:

  • lavoratori con contratto di subordinazione full time o part time e questo anche se l’orario giornaliero non prevede una pausa pranzo;
  • chi ha un rapporto di collaborazione continuativa con l’azienda come lavoratori a progetto.

Questo perché si pensa che, durante la sua giornata lavorativa, il dipendente deve poter fare una pausa pranzo per essere proficuo sul lavoro.

Buoni pasto e smart working

I buoni pasto possono essere previsti anche per chi lavora per un’azienda senza essere di fatto presente, ossia in smart working o in modalità remote working.

Un aspetto importante che è stato evidenziato anche dal Ministero del Lavoro che il 7 dicembre 2021, con il Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile del settore privato, ha messo l’accento sulla parità di trattamento tra chi lavora in presenza e chi fuori dall’ufficio

Secondo l’articolo 9 affinché ci sia questa parità, oltre all’uguaglianza di trattamento economico e normativo, i dipendenti hanno diritto alle stesse forme di welfare aziendale e di benefit, come per esempio i buoni pasto anche in smart working

D’altra parte, i buoni pasto sono un sostegno al reddito cruciale in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo e possono dare il loro contributo per la ripresa economica. 

I vantaggi fiscali dei buoni pasto per le aziende

Ecco quali sono i vantaggi fiscali dei buoni pasto:

  • per le aziende: voucher 100% deducibili e IVA detraibile al 4%;
  • per liberi professionisti e ditte individuali: voucher deducibili al 75% e IVA detraibile al 10% fino a un importo massimo pari al 2% del fatturato.

Tutto questo si traduce nella possibilità di scaricare i costi e di avere un risparmio rispetto alla scelta di erogare, in assenza di mensa aziendale, un’indennità in busta paga.

Hai ancora qualche dubbio? Verifica tu stesso: usa il nostro calcolatore per scoprire la convenienza per la tua azienda.

Inserendo il numero di dipendenti e il valore del buono pasto, potrai conoscere quali sono i vantaggi per la tua azienda e il valore reale per il dipendente.

Per i liberi professionisti il buono pasto rappresenta inoltre una soluzione semplificata per la gestione dei costi, in quanto permette di dedurre tutte le spese tramite un’unica fattura. Scegliere Ticket Restaurant® dà poi un vantaggio in più sia alle aziende che ai freelance: un consulente commerciale dedicato.

I buoni pasto, inoltre, possono essere uno strumento molto conveniente per una buona pianificazione fiscale che interessa non solo le grandi imprese, ma anche le piccole e medie.

I vantaggi fiscali per i dipendenti

Lato utilizzatori, il buono pasto non costituisce reddito di lavoro dipendente, fino all’importo complessivo per persona al giorno di:

  • 8 euro per il formato elettronico (tessera elettronica o da app)
  • 4 euro per il formato cartaceo (carnet cartaceo)

Il buono pasto è più conveniente di un’indennità di mensa, anche quando quest’ultima è esentasse: i casi in cui l’indennità non è tassabile sono limitati come ad esempio il caso dei lavoratori dei caselli autostradali.

Inoltre, come abbiamo visto, l’uso di un prodotto elettronico rispetto a uno cartaceo, dà maggiori benefici fiscali.

Vuoi scoprire tutti i vantaggi dei buoni pasto? Guarda il video con Carlo Alberto Micheli, avvocato e dottore commercialista:

I vantaggi per i partner

Di vantaggi ce ne sono anche per chi entra nella rete dei partner convenzionati Edenred. Quali?

Sicuramente in termini di:

  • visibilità;
  • aumento del business;
  • fidelizzazione;

Nel caso di un negozio piccolo o di un brand poco conosciuto, infatti i Ticket Restaurant® danno la possibilità di farsi conoscere e così di estendere il proprio business. E questo sia che si abbia un negozio fisico che uno store online.

Inoltre, se il beneficiario usa l’app quindi si avvale della geolocalizzazione è punto a favore del partner. Poco importa infatti che non conosca la zona dove si trova in quel momento, basta cercare ristoranti vicino a me o bar, supermercati ecc per decidere di provare qualcosa di nuovo. 

Diventare partner Ticket Restaurant® è vantaggioso anche per fidelizzare la clientela. Una persona che ha dei buoni pasto sicuramente tende a preferire i posti dove vengono accettati o a comprare generi alimentari negli esercizi convenzionati. 

Altri vantaggi: flessibilità, velocità, immediatezza

Il buono pasto è una soluzione estremamente flessibile: è adattabile a ogni esigenza e per questo motivo il suo valore può essere scelto liberamente da ogni singola azienda o libero professionista.

Non presenta inoltre, vincoli in merito a quantitativi minimi né ordini fissi al primo acquisto e per gli ordini successivi

 
 

Per il beneficiario, poi, uno dei vantaggi, come dicevamo, è dato dalla spendibilità. Scegliendo il formato buono pasto elettronico è possibile utilizzarlo anche su siti e-commerce dei partner convenzionati per la spesa online.

L’usabilità del buono pasto può variare in base alla scelta del fornitore e alla rete network di esercenti partner. Spesso vengono rese disponibili piattaforme ad hoc per consultare la lista degli esercizi che aderiscono al circuito o funzioni specifiche su app, così da rendere maggiormente fruibile il servizio per il beneficiario.

La gestione dei buoni pasto è semplice, intuitiva e rapida soprattutto in caso di card elettroniche e buoni gestibili da app. Utilizzando strumenti come siti, portali e app dedicate, le transazioni saranno più semplici ed immediate.