Buoni Pasto
27 Feb 2023
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La pausa pranzo è fondamentale per i dipendenti e migliora la produttività

Permette alle persone di ricaricare la spina ma se la si salta spesso. questo può incidere sulla produttività. Come le aziende possono contribuire a farla vivere a pieno? Con i buoni pasto e altri consigli
Autore
Cristina Maccarrone

Che avvenga in ufficio o all’interno della propria abitazione, la pausa pranzo in orario di lavoro è un momento di stacco dagli impegni quotidiani, in cui concedersi del tempo per sé o approfittarne per parlare con i colleghi davanti ad un pasto, possibilmente equilibrato.

Spesso, però, le persone che lavorano hanno l’abitudine di saltare il pranzo oppure di consumare velocemente uno snack davanti alla propria scrivania, magari continuando a inviare qualche e-mail di lavoro. Questo succede sempre più in smart working, anche a causa del fatto che, finita una call alle 13, spesso ne inizia un’altra subito dopo quindi il tempo per un pranzo salutare ed equilibrato è sempre più ridotto.

Come trascorrere la pausa pranzo

Le abitudini, per chi invece il pranzo non lo salta, sono le più svariate: c’è chi preferisce portarsi il cibo preparato da casa (la cosiddetta “schiscetta”), chi invece preferisce andare nei locali o ristoranti vicino all’ufficio per concedersi un momento di pausa staccando la spina. E in quest’ultimo caso ne approfitta per chiacchierare con i colleghi o per incontrare amici e conoscenti.

Per chi lavora in smart working da casa, a volte la pausa pranzo può essere l’occasione per abbandonare le quattro mura e conoscere meglio il quartiere in cui si vive.

Ma come dipendenti e collaboratori possono mantenere uno stile di vita sano e buone abitudini alimentari anche durante il lunch break?

E quanto conta per la tua azienda garantire che tutto questo avvenga? Tanto, perché il benessere delle proprie persone passa non solo da una corretta alimentazione, ma anche dal ritagliarsi dei momenti per sé durante il lavoro. In questo, come vedremo, un grosso contributo viene anche dai buoni pasto come Ticket Restaurant®.

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La pausa pranzo è strategica per le aziende

Trascorrere ore di fronte al computer può essere molto dannoso, sia a livello fisico che mentale. La mancanza di energia e concentrazione può far scaturire infatti anche da “errori” che vanno a influire sul rendimento.

Per le aziende, pertanto, garantire un regime alimentare corretto e regolare a dipendenti e collaboratori può far incrementare in maniera concreta la produttività.
Come possono allora migliorare la pausa pranzo dei propri dipendenti e, di conseguenza, la loro salute e il loro rendimento?

La soluzione migliore è il buono pasto: oggi, rappresenta uno dei benefit aziendali maggiormente apprezzati da dipendenti e collaboratori. Permette loro di avere a disposizione un contributo giornaliero di valore prestabilito utilizzabile presso un network di esercizi commerciali convenzionati, composto da bar, ristoranti, tavole calde e supermercati.

Le persone hanno così la possibilità di consumare pasti completi ed equilibrati in pausa pranzo, senza vincoli di orario, di luogo o fruizione, ma anche di fare la spesa in base alle proprie preferenze alimentari.

Il buono pasto risponde così alla classica domanda che i lavoratori si fanno “Dove fare la pausa pranzo?” e offre tantissime possibilità.
Peraltro, per avere un elenco dei locali convenzionati, nel caso dei Ticket Restaurant®, basta andare online nell’area beneficiari o cercare tramite l’app che dà indicazioni anche in base alla geolocalizzazione.

Vuoi sapere dove dipendenti e collaboratori possono usare i loro buoni pasto? Scopri dove sono accettati i nostri Ticket Restaurant®.

 
 

Se come azienda vuoi puntare su una pausa pranzo che sia piacevole nonché ristoratrice per dipendenti e collaboratori, la possibilità di offrire una varietà di location non è da trascurare.

Anche perché, stando all’indagine F.O.O.D 2022 (Fighting Obesity through Offer and Demand), condotta da Edenred per analizzare come si evolve la pausa pranzo, è emerso che, nonostante gli aumenti di prezzi di energia, cibo e trasporti, l’alimentazione equilibrata rimane un obiettivo costante per tutti i lavoratori. A questo si aggiunge una maggiore consapevolezza nei confronti dello spreco alimentare.

Nello studio, che ha visto protagonisti 44.828 lavoratori e 1.738 operatori della ristorazione in 19 paesi distribuiti tra Europa e America Latina, compresa l’Italia, oltre l’80% dei lavoratori intervistati si è dichiarato molto più attento alla propria salute e alle proprie abitudini alimentari. L’83% si aspetta un’offerta più sana da parte dei ristoranti, aspettativa che è stata presa in considerazione da molti ristoratori che hanno rinnovato il loro menu. Il 62% di loro ha infatti dichiarato di aver introdotto prodotti locali e più salutari, offrendo, oltre a porzioni più contenute, maggiori informazioni sugli ingredienti delle pietanze proposte. 

Ai lavoratori è stato inoltre chiesto qual è il ruolo del buono pasto in un contesto come quello dello scorso anno e dell’inizio 2023, tra una tiepida ripresa post pandemia e gravi crisi internazionali e caratterizzato da un incremento generalizzato dei prezzi, a partire dall’energia e del caro-vita.
Il 71% degli utilizzatori ha ammesso che essere privato del buono pasto vorrebbe dire vivere una netta diminuzione del proprio potere d’acquisto. Il 45% degli utilizzatori, infatti, utilizza tutti i buoni a propria disposizione prima della fine del mese, per l’89% delle persone che hanno diritto ai buoni pasto, poi, il fatto che un locale li accetti o no influenza la decisione di dove passare la pausa pranzo.

Buoni pasto che sono apprezzati anche dai ristoratori: nonostante si registri una contrazione dei consumi probabilmente legata all’aumento generalizzato dei costi, per oltre il 50% dei ristoratori italiani il buono pasto sostiene la domanda e la incrementa. Il 34% del campione afferma che aiuta a mantenere i livelli di clientela, per il 20% aumenta la media pasti somministrati e per 14% attrae nuovi clienti.

Particolarmente apprezzato dai lavoratori è poi il buono pasto digitale: la pensa così il 94% degli utilizzatori. La digitalizzazione, secondo gli intervistati, lo ha reso uno strumento più comodo, sicuro e sostenibile visto che contribuisce a ridurre l’uso della carta.

Ricordiamo, inoltre, che il buono pasto digitale ha tra i suoi vantaggi  quello di essere esentasse fino a 8 euro mentre il buono cartaceo lo è fino a 4 euro. 

Soluzioni per una pausa pranzo salutare

Oltre ai buoni pasto, ecco qualche consiglio per far sì che la tua azienda sia attiva per garantire ai tuoi collaboratori una pausa pranzo salutare:

  • chiedere ai manager di evitare di fissare riunioni tra le 13 e le 14, e questo vale anche in smart working. Così come far sì che le riunioni del mattino terminino possibilmente, tranne “emergenze”, entro le 13;
  • mettere a disposizione dei dipendenti boccioni di acqua in modo da ricordare loro l’importanza di bere almeno 1,5 litri al giorno. Nelle aree dei boccioni condividere delle indicazioni che spieghino perché è importante mantenere la giusta idratazione;
  • proporre nei distributori automatici per lo più cibi sani come frutta (sia fresca che secca) e verdura;
  • cercare di favorire l’attività fisica prevedendo delle lezioni di yoga in azienda, convenzioni con palestre e centri fitness (qualora non esista la palestra aziendale) anche grazie ai voucher welfare;
  • privilegiare per pranzi o cene aziendali menù sani e che permettano ai dipendenti di scoprire nuovi cibi, magari poco noti, ma dall’alto valore nutrizionale (come alcuni tipi di legumi oppure ortaggi poco diffusi).

Buone abitudini alimentari unite ad uno stile di vita non sedentario, sono in grado di migliorare notevolmente la salute delle persone.

Vuoi saperne di più sui buoni pasto?