Buoni Pasto
5 Mag 2023
| 6'

Pausa pranzo: alcuni consigli per viverla al meglio

Come far sì che la pausa pranzo sia salutare anche quando si ha pochissimo tempo? E come viverla in tranquillità, magari come momento di socialità o da dedicare a se stessi? Alcuni consigli in questo articolo.
Autore
Cristina Maccarrone
pausa pranzo salutare

È uno dei momenti più attesi quando si lavora in ufficio così come in smart working, sebbene ci sia sempre qualcuno che tende a saltarla: vuoi perché impegnato in riunioni o perché così facendo pensa di finire prima. Parliamo della pausa pranzo, uno dei momenti più importanti della giornata che, in quanto tale, non andrebbe mai trascurato. Anzi, sarebbe bene ritagliarsi sempre del tempo e decidere cosa mangiare, senza affidarsi al caso. 

Vediamo in questo articolo qual è il ruolo della pausa pranzo nella nostra giornata, quali pasti bisognerebbe consumare e da quali alimenti potrebbe essere composto un menù ideale.

La pausa pranzo durante l’orario di lavoro

Innanzitutto, la pausa pranzo è un diritto dei lavoratori. Infatti, secondo l’articolo 8 del D.Lgs 66/2003 per tutti coloro che prestano un servizio, oltre le sei ore giornaliere, deve essere previsto un arco di tempo per nutrirsi, ricaricare le pile, staccare da quello che si sta facendo e possibilmente vivere un momento di socialità. 

L’articolo determina, inoltre, che la modalità e la durata siano stabilite dai diversi CCNL.

Quanto dovrebbe durare la pausa pranzo?

Facendo riferimento al D.Lgs 66/2003, la pausa pranzo dovrebbe durare non meno di 10 minuti e massimo 2 ore. Qualora, infatti, manchi una disciplina collettiva che preveda l’intervallo, al lavoratore deve essere concessa una pausa, anche sul luogo di lavoro, tra l’inizio e la fine di ogni periodo giornaliero della durata appena citata.

Ovviamente, le tempistiche valgono sia per chi è in azienda sia per chi lavora in smart working, nonostante con questa modalità, si potrebbe decidere in autonomia quando andare in pausa e quanto farla durare. Quel che conta è che si rispettino gli obiettivi prefissati.

Cosa mangiare in pausa pranzo

Al di là della normativa, come vivere la pausa pranzo al meglio? Cosa mangiare per restare leggeri in modo da vincere la sonnolenza, ma allo stesso tempo nutrirsi correttamente?

Questo è un aspetto tutt’altro che banale: l’ideale sarebbe scegliere cibi che aiutino la concentrazione e la creatività, ovvero quelli consigliati per una dieta bilanciata in generale e che possano aiutare ad affrontare con energia e leggerezza il resto della giornata lavorativa. 

Sì, quindi, ai carboidrati ma senza esagerare: pasta (con un sugo leggero o delle verdure), patate, riso, cereali, pane; e sì anche alle proteine di origine animale, come carne, pesce e latticini, oppure di origine vegetale come i legumi (che andrebbero consumati almeno tre volte a settimana). Se il tutto è accompagnato da verdure, ricche di vitamine e minerali, condite con un cucchiaino d’olio EVO (ricco di acidi grassi Omega 3, utili per il cervello), sarebbe perfetto.

Sarebbe altrettanto importante “prepararsi” alla pausa pranzo e fare uno spuntino a metà mattinata per non arrivare alle 13 o 13:30 affamati. Si consiglia di evitare di mangiare merendine delle macchinette e prediligere, invece, snack di frutta secca come noci, mandorle o nocciole che danno la giusta carica e aiutano ad arrivare a pranzo con la “fame giusta”. Senza dimenticare, ovviamente, di bere tanta acqua. Il segreto per farlo? Una bottiglietta sulla scrivania o usare un’app che ricordi il momento di bere.

Da evitare il cosiddetto desk eating ossia mangiare davanti al computer, che porta a scegliere cibi poco salutari e nutrienti come tramezzini, magari presi al distributore, taralli, cracker ecc.. 

Se poi, non si può fare a meno del tramezzino, meglio evitare gli intingoli e preferire quelli con prosciutto o tonno. Tra l’altro, ricorda la nutrizionista, se si opta per questa soluzione, meglio aggiungere anche frutta o cioccolato fondente per non arrivare affamati a metà pomeriggio.

E piadine e panini? Non sono il massimo per la pausa pranzo, ma tutto sta nel condimento: pollo o tacchino  sono una buona idea, ma possibilmente senza salse e prestando attenzione anche al tipo di pane scelto.

L’attenzione verso uno stile alimentare equilibrato si sta diffondendo sempre più tra i lavoratori, come emerso anche dall’indagine F.O.O.D 2022 (Fighting Obesity through Offer and Demand), condotta da Edenred per analizzare l’evoluzione della pausa pranzo. L’80% dei lavoratori intervistati si è, infatti, dichiarato più attento alla propria salute e alle proprie abitudini alimentari e l’83% si aspetta un’offerta sempre più sana.

Scegliere i ristoranti per la pausa pranzo

Queste sono le indicazioni  per un pasto equilibrato, ma si potrebbe ovviamente obiettare che, in quanto in pausa pranzo, si va dove c’è posto e ci si accontenta di quel che c’è.

Pertanto la scelta del ristorante per decidere il tipo di pranzo e calcolare il tempo della pausa non è affatto da tralasciare

Con i buoni pasto Ticket Restaurant® e soprattutto l’app Ticket Restaurant®, è possibile fare una pausa pranzo salutare e produttiva. Come? Basta cercare la tipologia di ristorante di  interesse e, grazie alla geolocalizzazione, verificare quelli più vicini all’ufficio o alla propria abitazione. L’app permette ovviamente di visualizzare anche il numero di buoni pasto presenti così da decidere che tipo di pranzo fare. 

E sapevi che i buoni pasto sono deducibili al 100% per le aziende? Scopri tutti i vantaggi dei Ticket Restaurant®.

Portarsi il pranzo da casa (la schiscetta)

I buoni pasto Ticket Restaurant® sono un sostegno ideale anche per chi porta il pranzo in ufficio e prepara la cosiddetta “schiscetta”.
Per chi preferisce non mangiare troppo spesso fuori conta moltissimo fare una spesa intelligente al supermercato oppure online, su siti e-commerce come per esempio Cortilia. Fare la spesa, prediligendo frutta e verdure di stagione e fare scorta di pasta integrale e cereali può essere utile infatti per “progettare” una pausa pranzo salutare per tempo. 

E per coloro che non vogliono né cucinare né andare al ristorante in pausa pranzo? Ticket Restaurant® permette di ordinare pasti pronti da siti come Glovo o Nutribees, solo per citarne alcuni.

Gli effetti positivi di una buona pausa pranzo

Sono diversi gli effetti positivi del fare una pausa pranzo salutare. Eccone alcuni:

  • maggiori energie per affrontare il pomeriggio evitando la stanchezza postprandiale;
  • avere la giusta carica per ricominciare a lavorare con obiettività e lucidità;
  • migliorare il livello di produttività;
  • buonumore, meno stress e più socialità con i colleghi.

Consigli per vivere la pausa pranzo al meglio

Infine, ecco qualche consiglio per vivere la pausa pranzo al meglio.

Datti il tempo di pranzare

Si può scegliere qualsiasi pasto salutare, ma se lo si consuma in fretta, senza pensare a quello che si sta mangiando, non sarà comunque possibile apprezzarlo. Mangiare così, non aiuta la digestione: la pausa perfetta dovrebbe essere di almeno 30 minuti.

Fai una passeggiata

Dopo il pasto, l’ideale sarebbe fare una breve passeggiata, anche di 10 minuti. Come fare se si è di fretta? Scegliere un ristorante che dista almeno 500 metri oppure consumare il caffè in un luogo diverso.

Non programmare call vicino all’ora di pranzo

Se possibile, evitare di programmare call alle 12.30 o alle 14. Questo può compromettere la pausa pranzo: se è infatti poco prima, non è detto che finisca in orario e si abbia il tempo per decidere dove andare a pranzare. Se viene fissata alle 14, porterà a fare tutto di fretta in modo da essere al computer per tempo.

Se puoi mangia sempre alla stessa ora

L’ideale sarebbe avere una regolarità oraria per aiutare il nostro corpo a prepararsi alla pausa pranzo. Se possibile, cercare di pranzare alla stessa ora o quasi: secondo alcuni esperti, aiuta sia la capacità di digerire sia di metabolizzare i nutrienti, assecondando il fatto che il nostro corpo ha un orologio biologico e si aspetta il cibo in determinati momenti (da qui anche la sensazione di fame).

Disconnetti

La pausa pranzo, come dicevamo, è un momento importante e da gustarsi al meglio. Anche se la si consuma in solitudine, è meglio evitare di stare al telefono per tutto il tempo. Sarebbe più utile guardarsi intorno, leggere qualche pagina di libro o sfogliare un giornale.

Bisognerebbe, inoltre, evitare lo smartphone perché i continui stimoli che vengono da una chat, per esempio, allontanano dal fatto di pensare al cibo e faranno restare con il cervello sempre attivo, in antitesi rispetto al concetto di pausa.

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