Ogni giorno, milioni di persone si spostano da casa al luogo di lavoro e viceversa trascorrendo spesso ore nel traffico cittadino, asoetto che influisce non solo sulle vite dei singoli lavoratori, ma anche sull’ambiente e sull’economia in generale. 

L’employee commuting si riferisce al tragitto o al percorso che un dipendente compie quotidianamente per recarsi sul luogo di lavoro. Il commuting può avvenire, oltre che con automobili o motocicli, con mezzi di trasporto pubblici come autobus, treni o metropolitane.
L’employee commuting può essere una parte significativa della giornata lavorativa di molte persone, richiedendo tempo, pianificazione e risorse: per questo motivo alcune aziende offrono incentivi per ridurne l’impatto sulle persone e sull’ambiente.

Esplorare le dinamiche dell’employee commuting ci permette di comprendere meglio l’impatto che ha sulla società e di identificare possibili soluzioni per migliorare questa esperienza quotidiana per i dipendenti.

Da uno studio sul commuting, condotto da InfoJobs nel 2022, su un campione di quasi 2.000 iscritti alla piattaforma, emerge che il 73,5% degli italiani abita vicino al proprio luogo di lavoro. Uno scenario che, quindi, rende più facile incentivare gli spostamenti dei dipendenti con soluzioni alternative all’auto privata, come, ad esempio, l’utilizzo di bici, monopattini e altri mezzi green.

Vediamo di scoprire di più.

La distanza tra l’abitazione e il luogo di lavoro può influire, positivamente o negativamente, sull’ambiente e sulla salute. Per fare degli esempi può contribuire su:

• inquinamento atmosferico
• congestione del traffico
• sedentarietà e obesità
• stress
• qualità della vita

Per mitigare gli impatti negativi sulla salute e sull’ambiente, alcune soluzioni possono includere l’adozione di politiche di lavoro flessibili, come il lavoro da casa o gli orari di lavoro flessibili, l’uso del trasporto pubblico o di mezzi di trasporto condivisi, come il car pooling, o l’uso delle biciclette e la promozione di una pianificazione urbana che riduca la necessità di spostamenti lunghi.

L’employee commuting rappresenta una significativa fonte di emissioni di gas serra, in particolare quando si considerano le cosiddette “Emissioni Scope 3“.
Queste emissioni comprendono tutti i gas serra generati indirettamente dalle attività di un’organizzazione, ma che si verificano al di fuori dei propri confini operativi, e includono anche quelle derivanti dallo spostamento dei dipendenti da e verso il posto di lavoro.

Il Greenhouse Gas Protocol ha creato una classifica, dividendo le emissioni dello Scope 3 in due tipologie, a monte e a valle e classificandole in 15 categorie.
Le emissioni a monte sono tutte quelle emissioni indirette di gas a effetto serra che si legano ai beni acquistati legati alla filiera a monte dell’impresa. Mentre le emissioni a valle comprendono le emissioni indirette di gas a effetto serra prodotte dai beni e i servizi venduti che non sono più sotto il controllo dell’azienda.

Come gestiscono il pendolarismo le aziende italiane?
Calcolare e affrontare le emissioni Scope 3 è una sfida complessa per le aziende, in quanto coinvolge una vasta gamma di attività che vanno oltre i confini operativi diretti. 

Avere una chiara visione dell’impatto complessivo delle proprie attività sull’ambiente, tuttavia, può rendere più semplice l’individuazione delle strategie più efficaci da dover applicare. Arrivare a comprendere e studiare le emissioni di Scope 3 consente alle aziende di riuscire a rispondere nel modo corretto a partner e investitori in merito alle loro richieste sui dati circa le emissioni prodotte e le soluzioni.

Seguire una strategia ben definita può aiutare le aziende a comprendere, quantificare e ridurre le emissioni SCOPE 3. Ecco in che modo:

• identificazione delle categorie di emissioni;
• raccolta dei dati;
• valutazione delle emissioni;
• impostazione di obiettivi;
• collaborazione con partner e fornitori;
• miglioramento delle pratiche di approvvigionamento;
• promozione dell’efficienza energetica e dell’uso sostenibile dei prodotti;
• monitoraggio e reporting.

Edenred, all’interno di progetti di mobilità realizzati con le aziende clienti, effettua delle survey di mobilità sulla popolazione aziendale fornendo un report che quantifica il numero degli inquinanti provenienti dagli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti. 

È in quest’ottica che, tramite la soluzione Mobility, la piattaforma MaaS (mobility as a service) realizzata in partnership con Movesion srl, azienda leader da anni nel campo della mobilità e del mobility management, Edenred offre strumenti fortemente qualificati per migliorare la mobilità dei lavoratori, incrementando la produttività e il welfare aziendale. 

Il portale mette a disposizione le migliori soluzioni per gestire gli abbonamenti al trasporto pubblico locale oltre a servizi di mobilità dedicati ai dipendenti, come il car pooling, la sharing mobility e i parcheggi. 

A completare l’offerta c’è la versione APP, disponibile per iOS e Android, che fornisce un supporto stabile 24 ore su 24 nell’offrire aggiuntive possibilità di beneficio alle persone. 

Infatti, i lavoratori, attraverso iniziative come la gamification, il car pooling aziendale e l’aggiornamento in tempo reale di tutte le news di mobilità relative al territorio lavorativo, possono migliorare la propria vita e quella dei loro familiari. In questo modo, riducono il loro stress e aumentano fortemente il livello di produttività, il tutto ponendo una grande attenzione anche verso l’ambiente che li circonda.   

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