Welfare aziendale
25 Ott 2023
| 7'

Con la transizione green emerge un nuovo ruolo: il Manager della Sostenibilità

In sempre più aziende sta emergendo la figura del Sustainability Manager: scopriamo chi è, quali sono le sue attività e i vantaggi di introdurre questa figura.
Autore
Redazione
sustainability manager

Negli ultimi anni, il dibattito pubblico si è concentrato su tematiche legate alla sostenibilità ambientale e sulle ragioni per cui è importante raggiungere certi obiettivi nel minor lasso di tempo possibile.
A partire dal 1972, con la prima Conferenza sull’ambiente delle Nazioni Unite e la Dichiarazione di Stoccolma, gli Stati hanno cercato una soluzione al problema dell’impatto ambientale del nostro apparato produttivo e aziendale, per arrivare, nel 2005, a coniare l’acronimo ESG (Environmental, Social e Governance), ovvero le tre dimensioni fondamentali per verificare, misurare, controllare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di un’organizzazione.
Vale a dire un insieme di criteri che si concretizzano in un complesso di standard operativi a cui si devono ispirare le attività di un’azienda per garantire il raggiungimento di determinati risultati a livello ambientale, sociale e di governance delle imprese. 

Per riuscire a gestire queste complesse attività le imprese hanno, oggi, bisogno di esperti e specialisti in materia: i Manager della Sostenibilità che possono aiutare a raggiungere gli obiettivi per una crescita sostenibile.

Scopriamo in cosa consiste questo ruolo, quali competenze ha, ma prima di tutto vediamo quali sono gli obiettivi per una crescita sostenibile. 

Obiettivi per una crescita sostenibile

La presa di coscienza da parte della comunità internazionale circa i rischi che corriamo nel promuovere un sistema economico e di welfare non sostenibile, trova una svolta nel 2015 con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dall’Assemblea generale dell’Onu, e con l’Accordo di Parigi, firmato dai 197 Stati membri della UNFCC, Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. 

Da questi due importanti appuntamenti hanno preso forma i 17 SDG (Sustainable Development Goals), obiettivi che affrontano una vastità di tematiche attinenti allo sviluppo economico e sociale, quali:

  • la lotta alla povertà e alla fame;
  • il diritto alla salute e all’istruzione;
  • l’accesso all’acqua e all’energia;
  • la garanzia della dignità nel lavoro;
  • la possibilità di creare condizioni per una crescita economica inclusiva e sostenibile. 

Si è arrivati, inoltre, alla prima grande intesa universale e giuridicamente vincolante sul cambiamento climatico, facendo una scelta strategica di fondamentale importanza per il percorso ESG: perseguire la volontà di contenere a lungo termine l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2°C oltre i livelli preindustriali, e di limitare tale incremento a 1.5°C. 

Nel 2023 sono proprio le performance ESG a sancire la capacità di un sistema-Paese di esprimere, tramite le infrastrutture, la cultura, la mobilità e la pubblica amministrazione, una forza di azione in grado di aumentare la propria credibilità in termini di sostenibilità

Sostenibilità aziendale: il ruolo del Sustainability Manager

Ma come si inseriscono le aziende in questo contesto ben strutturato? Sempre grazie ai criteri ESG, oggi si possono misurare in modo preciso e capillare, e sulla base di parametri standardizzati, le performance ambientali, sociali e di governance di un’azienda, trasformando la libera scelta di perseguire politiche sostenibili in un impegno condiviso che apre la porta a importanti opportunità.

Inoltre, in seguito alla nuova Direttiva sul Reporting di Sostenibilità delle Imprese, in vigore da gennaio 2023, l’Unione Europea, sotto direzione dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), organo di consulenza della Commissione Europea nel campo della rendicontazione aziendale, ha adottato degli standard di reporting di sostenibilità obbligatori.

Tutte le imprese europee, quindi, sono coinvolte in questa capillare attività di rendicontazione insieme alla totalità delle filiere produttive in cui operano, in quanto le aziende obbligate per dimensione a redigere il Bilancio di Sostenibilità richiederanno anche ai loro fornitori di adottare una policy legata alle tematiche ESG. Per Bilancio di Sostenibilità s’intende quella Dichiarazione non finanziaria che nasce con lo scopo di comunicare gli impatti ambientali, sociali ed economici di un’impresa a tutti i suoi stakeholders. 

 
 

Descrivere le politiche e le iniziative avviate da un’azienda e rendicontarne le performance ESG consente di comunicare in modo completo e trasparente tutte quelle informazioni che non sono presenti nel Bilancio d’Esercizio.

Ed è proprio di questo che si occupa un Sustainability Manager: attraverso un piano strategico di sostenibilità, supporta le aziende nell’integrazione progressiva delle tematiche ESG all’interno del proprio business model, favorendo il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile al fine di generare valore condiviso per l’azienda stessa, per i suoi stakeholders e per il territorio in cui opera.

In poche parole, il Sustainability Manager è un profilo di alto livello manageriale che ha come obiettivo quello di migliorare processi, modelli e comportamenti aziendali in un’ottica di tutela dell’ambiente.

Stiamo parlando di una figura che agisce in maniera trasversale per favorire la crescita e lo sviluppo di un’azienda attraverso processi di trasformazione e condivisione che orientino le scelte verso la piena consapevolezza e applicazione delle tematiche ESG. 

Il Manager della Sostenibilità guida l’impresa attraverso percorsi virtuosi volti a garantire un’attività sempre più futuribile, come la transazione ecologica, ossia quel processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale che permette alle economie di svilupparsi in un contesto di rispetto dell’ambiente e di accrescere il proprio business in un’ottica di Circular Economy e di Social Responsability.

Competenze e attività del Manager della Sostenibilità

Il Manager della Sostenibilità non si occupa solamente di lavori di rendicontazione e reportistica, ma, soprattutto, di assicurare una diffusione capillare e omogenea di una cultura aziendale orientata alla sostenibilità. Il tutto individuando strategie di comunicazione efficaci atte a coinvolgere ogni singolo individuo nell’applicare pratiche condivise ed elaborate in coerenza con la mission aziendale.

A livello operativo, il Sustainability Manager promuove attività innovative in linea con l’evoluzione del contesto sociale, economico, ambientale e istituzionale, trasforma idee in progetti sostenibili, individua i criteri più opportuni per consentire all’azienda la massima trasparenza e la giusta visibilità di posizionamento nel rispetto dei principi di sostenibilità. Inoltre, gestisce tutti gli aspetti ambientali in capo all’azienda, dai consumi energetici e idrici, dalla scelta delle materie prime, alla gestione delle emissioni, passando per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.

Riassumendo, il Manager della Sostenibilità si occupa di:

  • creare un business plan integrato in ottica sostenibile;
  • identificare gli indicatori utili alla rendicontazione delle attività;
  • predisporre certificazioni di prodotto e sistemi di gestione;
  • creare azioni per il miglioramento del livello di sostenibilità in cooperazione con altri enti interni;
  • verificare le conformità delle azioni intraprese con le norme nazionali e internazionali,
  • pianificare audit e meeting periodici per mappare i processi;
  • identificare e programmare un piano strategico basato sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. 

Infine, è necessario che il Manager guidi l’azienda nel raggiungimento delle adempienze temporali scandite dalle scadenze imposte dalle normative sovranazionali. 

Quali sono i vantaggi di avere un Sustainability Manager?

Nell’ecosistema di iniziative, anche i servizi di mobilità aziendale hanno l’obiettivo di creare un sensibile miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti e aumentare la performatività ESG.

I vantaggi per un’azienda che attua una strategia sulla mobilità e che si avvale di un Sustainability Manager sono diversi:

  • vantaggi organizzativi e di governance: individuando le aree di miglioramento e i rischi, al fine di contenerli, si aumenta l’engagement dei collaboratori, l’inclusione e l’attraction dei talenti;
  • vantaggi economici: migliorando il dialogo con gli Stakeholder, si verifica un’apertura a nuovi mercati, un contenimento dei costi e un aumento dei ricavi;
  • vantaggi competitivi: creando una buona Brand Image si aumenta il posizionamento dell’azienda sul mercato (maggiore visibilità e miglioramento della reputazione aziendale).

Introdurre, quindi, un sistema di mobilità aziendale ben definito e avvalersi di un Sustainability Manager permette alle imprese di aumentare la soddisfazione dei dipendenti, agendo in ottica di talent attraction e retention.
Investire sulla mobilità aziendale significa, quindi, operare al fine di creare un sistema semplice ed intuitivo, in grado di consentire un risparmio per l’azienda e i dipendenti, riducendo l’impatto sull’ambiente e sviluppando una solida brand awareness.

Vuoi saperne di più sulla mobilità sostenibile in azienda? Prenota una consulenza gratuita.

Welfare e mobilità sostenibile: la soluzione di Edenred

Parlando di sostenibilità è impossibile non affrontare i temi della mobilità, e le azioni che le aziende mettono in atto per rispondere ai nuovi bisogni delle persone. Tra le opportunità messe a disposizione, il primo strumento è il Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL). Si tratta di  un documento strategico che mira ad indagare la predisposizione al cambiamento dei collaboratori aziendali e promuovere forme di mobilità sostenibili per ridurre l’uso del mezzo privato.
Con una disposizione di legge, lo Stato obbliga le imprese con più di 100 dipendenti e situate in centri urbani con oltre 50mila abitanti, a stilare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un nuovo PSCL, in modo da offrire misure alternative all’utilizzo dell’auto privata e, quindi, rendere la mobilità più sostenibile.

Per supportare le aziende nella loro transizione verso una mobilità sostenibile, Edenred offre un servizio di consulenza professionale che si occupa di tutte le fasi del progetto: dalla raccolta delle informazioni attraverso un tool totalmente digitale, alla costruzione di un progetto di mobilità declinato per azienda e singola sede, con proposte dedicate per promuovere la mobilità sostenibile. Accompagna il tutto attraverso una comunicazione attiva verso i dipendenti e supportando le aziende nel  monitoraggio continuo delle azioni e del loro impatto. 

Edenred, in collaborazione con Movesion s.r.l., azienda leader nel campo della mobilità, mette a disposizione delle aziende i migliori servizi di sharing presenti sul territorio, dà la possibilità di pagare i parcheggi e le corse dei taxi, e facilita l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico con la possibilità, per i dipendenti, di rateizzare l’importo nella propria busta paga. In più, a completare la piattaforma c’è la versione APP, disponibile per iOS e Android, che offre un servizio accessibile sempre e ovunque.

La gamma di soluzioni che Edenred offre è il risultato di un’attenta analisi dei benefici che esse producono. Flessibilità nelle scelte da adottare, miglioramento della quotidianità degli individui, ottimizzazione dei tempi e aumento della produttività in ottica sostenibile.  

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