Welfare Forum 2022 Benessere, digitalizzazione e sostenibilità: le nuove sfide del welfare aziendale
Il mondo del welfare aziendale si è riunito anche quest’anno, finalmente in presenza dopo due anni di incontri da remoto: il 18 maggio, negli spazi del Superstudio Più di Milano, si è svolto il Welfare Forum organizzato da Edenred Italia per fare il punto sul settore.
Il tutto grazie anche ai dati dell’Osservatorio Welfare, un periodico appuntamento di monitoraggio, confronto e analisi sull’andamento del welfare aziendale in Italia, che raccoglie complessivamente un campione di 3mila imprese per circa 530.000 dipendenti beneficiari.
Indice dei contenuti:
La conferma dei flexible benefit e la performance dei fringe benefit
Il 2021 ha rappresentato una conferma dei flexible benefit come elemento strutturale del welfare aziendale, in un anno di stabilizzazione delle misure inserite in un particolare contesto socio-economico di gestione della pandemia.
Segnaliamo in particolare la performance dei fringe benefit, che nel 2021 hanno rappresentato la tasca di spesa più consistente, con circa il 34% complessivo dei consumi di welfare.
Tendenza di crescita che si era già evidenziata nel 2020 e che è da ricollegarsi soprattutto all’intervento legislativo nei due anni di riferimento che ha raddoppiato, con una misura provvisoria e circoscritta dal punto di vista temporale, i limiti di spesa dei fringe benefit portandoli a 516,46 euro. Tale misura si è dimostrata una leva significativa di sostegno al reddito e ai consumi in un contesto di difficoltà economica.
Dal punto di vista delle preferenze di spesa in relazione all’età dei dipendenti, nella fascia under 30 i soli fringe benefit rappresentano ben il 65% della spesa complessiva.
Con l’aumentare dell’età si evidenzia una maggiore crescita della spesa verso i consumi del welfare sociale, in cui spiccano soprattutto l’istruzione e la previdenza integrativa nella fascia oltre i 60 anni, con il 27% del totale del paniere di spesa.
Le donne, in media, pur registrando una presenza significativamente inferiore agli uomini risultano tuttavia beneficiarie di erogazioni in media maggiori della componente maschile: 910 euro contro 830 euro.
Favorire l’empowerment femminile con il welfare aziendale
Il ruolo sociale del welfare aziendale diventa sempre più determinante per l’empowerment femminile. Si spinge su quei servizi che giocano un ruolo in favore dell’incremento occupazionale delle donne e del sostegno alla loro carriera all’interno delle aziende, facilitando la conciliazione dei tempi di vita-lavoro: dai servizi legati al people care, alla genitorialità, al servizio di baby-sitting, di assistenza agli anziani o a familiari non autosufficienti.
Il macro dato aggregato composto dalla spesa per istruzione, previdenza, assistenza sanitaria e assistenza familiare rappresenta una quota del 47,8% del totale della spesa welfare, a testimonianza del forte valore sociale del welfare e del contributo che può fornire nel superare le dinamiche di gender gap che limitano ancora troppo la vita professionale delle donne.
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I giovani cercano una nuova dimensione di benessere
Il welfare aziendale è anche uno strumento di talent acquisition. La prospettiva di un contesto lavorativo e aziendale fondato sul concetto di benessere è tra i fattori importanti di attrazione verso i giovani talenti.
L’offerta di benefit aziendali e di un ampio paniere welfare ha un peso nella trattativa e nella loro decisione finale rispetto alla scelta di un’azienda. La tendenza è confermata dalle risposte ottenute alla survey dell’Osservatorio Welfare, dove complessivamente la valutazione positiva verso l’importanza di un’offerta di benefit si attesta oltre il 53%.
Welfare contrattato e sindacati
Sul piano delle fonti di finanziamento nel 2021 emerge un doppio consolidamento delle tendenze di questi anni. Il primo riguarda la conferma della scelta unilaterale da parte delle aziende nell’implementazione di piani di welfare che rappresentano il 73% circa delle somme complessive che dispongono i dipendenti.
Segue il welfare aziendale contrattato con accordo sindacale e vincolato al premio di produttività con il 20,6% (in crescita rispetto al 2020), e chiude al 6,7% l’erogazione prevista nei contratti nazionali (CCNL).
Conversione dei premi di risultato
Lo studio ha anche evidenziato che circa 4 beneficiari ogni 10 del campione preso in esame hanno deciso di convertire parte o la totalità del premio in quota welfare spendibile in beni e servizi a portale. I restanti hanno invece preferito liquidare le somme premiali in busta paga con tassazione agevolata al 10%, scelta espressa tramite portale o astensione.
Il tasso di conversione in welfare del PdR complessivamente a disposizione dei beneficiari risulta pari al 31% circa per il 2021. Sia in relazione al numero di beneficiari che scelgono un’opzione di conversione, sia in merito alle somme complessivamente convertite in welfare, si registra un aumento di circa 10 punti percentuali tra il 2020 e il 2021, segnale di un’importante estensione della platea dei beneficiari che si affidano a questa opzione di finanziamento per il proprio piano welfare.
Dopo un rallentamento del tasso di partecipazione alla conversione in welfare registrato nel 2020 – dovuto principalmente al particolare contesto pandemico e alle relative incertezze sulla spendibilità delle somme convertite – la conversione del PdR in welfare tramite scelte espresse via piattaforma online ha assistito negli anni ad un evidente rafforzamento, passando dal 19% circa di beneficiari aderenti alla conversione del 2017 al 42% dell’ultima rilevazione 2021.
La nuova frontiera del welfare sostenibile
La sostenibilità è una delle nuove frontiere del welfare aziendale in relazione soprattutto alla mobilità green. Sono molteplici le iniziative che le aziende stanno promuovendo per favorire gli spostamenti dei propri dipendenti con un basso impatto ambientale.
Alla domanda sulle eventuali misure e attività di mobilità sostenibile già adottate in azienda il 12,5% ha risposto di “sì”, e il 37,5% non l’ha ancora fatto, ma sta pensando di attivarsi prossimamente.
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