Welfare aziendale
13 Mag 2022
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Caregiver: come sostenerli con i piani di welfare aziendale

Un fenomeno sociale apparentemente “invisibile”, ma in realtà molto diffuso. Diverse aziende lo hanno capito e hanno riformulato le proprie strategie di welfare aziendale per includere azioni di sostegno per i dipendenti caregiver. Scopriamo come.
Autore
Jenny Giuliani
programmi welfare aziendale per caregiver

È difficile stimare quanti siano esattamente oggi i caregiver in Italia e avere una fotografia sempre puntuale dell’evoluzione del fenomeno.
Secondo un’indagine ISTAT sulla conciliazione tra lavoro e famiglia, realizzata sulla base dei dati del modulo europeo “Reconciliation between work and family life”, nel 2018 erano complessivamente 12 milioni 746 mila le persone tra i 18 e i 64 anni (34,6% della popolazione) che si prendevano cura di parenti malati, disabili o anziani. 

Nell’ultimo periodo possiamo dire che la situazione è sicuramente mutata a seguito della pandemia, aumentando, a causa del Covid, la crescita delle necessità di assistenza dei congiunti con disabilità e di conseguenza il carico assistenziale per queste figure “invisibili”, non giuridicamente riconosciute.

In particolare, i caregiver con un’occupazione si sono trovati a dover gestire sempre con maggior fatica i tempi lavorativi e, allo stesso tempo, dover seguire i figli più piccoli e/o un familiare non autosufficiente, con serie difficoltà nella conciliazione tra vita e lavoro. 

Al maggior impegno nell’assistenza si è aggiunto un ampliamento delle azioni di cura richieste, a cui il welfare aziendale ha offerto e continua ad offrire un supporto importante nell’individuazione di servizi di cura.

Cos’è una caring company

Le aziende hanno dimostrato di avere un ruolo strategico nel supportare famiglie e lavoratori caregiver durante l’emergenza sanitaria grazie a politiche di People Care che hanno ridato centralità alle persone.
Uno scenario che ha rivoluzionato il mercato portando sempre più realtà a volersi porre come caring company, ovvero aziende attente ai bisogni dei propri dipendenti, impegnate nel miglioramento del loro benessere per incrementarne fiducia, motivazione e produttività.

Il trend emergente è quindi sempre più orientato verso modelli di welfare aziendale che agevolino l’equilibro tra vita lavorativa e tempo libero, favorendo le esigenze dei dipendenti e delle loro famiglie. Ma non solo: che mirino a valorizzare le diversità presenti nel contesto lavorativo con iniziative per favorire il benessere psico-fisico e un clima positivo che riduca il turnover, trattenendo e attirando nuovi talenti.

Chi sono i caregiver e come supportarli

I caregiver sono figure che nell’ambito familiare, a titolo gratuito, si prendono cura con impegno e in maniera continuativa di un congiunto non autosufficiente a causa di una grave disabilità.
Come emerso dalle rilevazioni statistiche effettuate dal Centro Studi di “Senior Italia FederAnziani”, il fenomeno riguarda soprattutto le donne.
Rappresentano in Italia circa il 71% dei caregiver familiari e contribuiscono giornalmente al mantenimento psico-fisico dei propri genitori (67,2%), coniugi o compagni (7,5%), figli e figlie (18,8%), sottraendo tempo alle proprie attività per provvedere alle cure dei malati, rinunciando anche a ruoli e posizioni sociali di rilievo.
L’ISTAT inoltre segnala che:

  • tra le donne da 18 a 64 anni che hanno avuto figli, le occupate o ex occupate che hanno interrotto l’attività lavorativa per almeno un mese allo scopo di prendersi cura dei figli piccoli sono quasi il 50%;
  • la maternità obbligatoria, per chi ha potuto usufruirne, è inclusa in questa fase di interruzione;
  • la percentuale è più alta al Nord (61,6%) e tra le donne con almeno la laurea (71,8%).

Le imprese possono mettere a disposizione dei lavoratori caregiver attività day by day e numerosi benefit aziendali per incentivare il loro benessere e sostenerli nella quotidianità, con forti impatti sul work-life balance, tenendo conto: 

  • della progressiva crescita dei bisogni di cura e assistenza delle persone;
  • della poca consapevolezza e del troppo welfare «fai-da-te»;
  • del disorientamento di gran parte della popolazione rispetto alle possibilità e ai servizi esistenti;
  • della scarsa integrazione tra welfare pubblico e welfare aziendale.

Fare formazione e promuovere una cultura inclusiva anche per questo cluster rende un’azienda caring company a 360 gradi. In parallelo all’introduzione dei benefit è inoltre sicuramente utile non dimenticarsi di considerare alcuni aspetti fondamentali oggi nelle politiche HR, come per esempio:

  • un maggior coinvolgimento: più il dipendente si sente parte di un progetto comune, più si sentirà integrato e mentalmente motivato a far meglio, migliorando le performance;
  • valori e cultura aziendale condivisi: diffondere una vision corporate attenta alla sostenibilità, in un mercato sempre più dinamico ed esigente, equivale a mostrare un’immagine solida e proiettata al futuro, affidabile per ogni risorsa;
  • comunicazione costante: la mancanza di trasparenza è tra le prime barriere cadute nel post-Covid, il rapporto azienda e dipendente è ormai imprescindibilmente all’insegna del dialogo. 

I programmi welfare per i caregiver

I servizi per la cura della persona e dei propri familiari, integrati nelle soluzioni di Edenred Welfare nascono per proporre una risposta personalizzata alle aziende, attraverso un focus sulle necessità di cura e assistenza dei lavoratori.  

Tutti i servizi di People Care offrono la risposta ad ogni esigenza. Tra questi:

  • lo sportello psicologico: ideato per affrontare momenti di difficoltà psicologica come tensioni personali, periodi di particolare demotivazione o di stress, stati di disagio e di crisi che rischiano di interferire con il nostro benessere. Mette a disposizione una consulenza erogata da professionisti, quotidianamente impegnati all’interno dei servizi sociali del territorio;
  • ricerca & selezione assistenti familiari: offre supporto alle famiglie nella ricerca e selezione personalizzata di assistenti familiari, prevedendo una fase di analisi del bisogno e del contesto e la definizione di possibili soluzioni con contatto diretto con le potenziali candidate per sviluppare attività di R&S (Ricerca e Sviluppo);
  • servizio per genitori 0-6 anni: per supportare i caregiver che sono anche genitori, offre una consulenza sulla genitorialità, dagli aspetti affettivi a quelli educativi, con percorsi che seguono un piano editoriale sviluppato da pedagogisti, psicologi ed educatori con pluriennale esperienza nei servizi educativi per i bambini di questa fascia d’età.

In Edenred ogni giorno aiutiamo più di 80.000 aziende e partite IVA: accedi alla tua prima consulenza gratuita sul welfare.

Voucher welfare per i caregiver

I flexible benefit danno un’ulteriore risposta al supporto nella vita quotidiana dei caregiver, ponendosi come valida soluzione conveniente per quelle realtà aziendali che non possono dotarsi di strutture al proprio interno per rispondere alle esigenze dei dipendenti. Ma anche per quelle che non sono strutturate per attivare in maniera autonoma convenzioni con le singole strutture e gli operatori di servizi sul territorio.

I voucher welfare di Edenred possono ad esempio colmare le necessità di assistenza e cura dei familiari anziani attraverso servizi di badantato, prestazioni fisioterapiche o infermieristiche, case di cura e cooperative per assistenza domiciliare, assistenti e professionisti specializzati. Ma offrono una copertura anche per quei servizi come ad esempio il baby-sitting, utili ad alleggerire i carichi dei genitori.

Possono essere richiesti in formato digitale, direttamente in piattaforma e in tempo reale, indicando l’importo esatto del servizio desiderato. Danno accesso ad oltre 13.000 strutture già convenzionate sull’intero territorio nazionale, con possibilità di convenzionamento on demand.

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