Welfare aziendale
13 Giu 2022
| 7'

Strategie di recruiting: come attrarre nuovi talenti

Se il mercato del lavoro è indubbiamente cambiato, cosa possono fare le aziende per attrarre nuovi talenti? Lo vediamo in questo articolo insieme a Elisa Verdi, Talent Acquisition Manager di Edenred.
Autore
Paola Gianderico
strategie di recruiting

In un mercato del lavoro fluido le nuove aspettative di conciliazione vita-lavoro richiedono azioni di recruiting sempre più orientate al benessere e al coinvolgimento delle persone per migliorare l’immagine aziendale.
Cosa interessa oggi ai candidati e quali strategie devono adottare le imprese per rendersi più attrattive? Ne abbiamo parlato con Elisa Verdi, Talent Acquisition Manager di Edenred.

Innanzitutto, ricordiamo che per recruiting si intende l’intero processo di attraction e selezione di una risorsa che inizia con l’analisi delle necessità dell’azienda e termina con l’inserimento della risorsa in struttura. Un approccio in continua evoluzione e che ha bisogno oggi più che mai di strategie adeguate per rispondere alle nuove esigenze sociali.

Un’efficace strategia di attraction è fondamentale in quanto può apportare numerosi vantaggi ad un’impresa. Tra i principali:

  • l’aumento costante del valore del capitale umano di un’organizzazione, aggiungendo una volta che si chiude una selezione una persona che porti in dote soft/hard skill eccellenti
  • l’abbattimento di costi dato da un eccessivo turnover;
  • la possibilità di osservare la struttura organizzativa e i relativi fabbisogni;
  • l’attuazione di cambiamenti aziendali.

Grazie, infatti, a una visione più ampia e trasversale nell’iter di ricerca e all’individuazione di profili provenienti da altri settori che hanno già apportato trasformazioni e modelli di processi avanzati, si può acquisire valore aggiunto introducendo competenza e innovazione.

Perché è necessario aggiornare le strategie di recruiting

Attualmente ci troviamo in una fase in cui il mercato del lavoro è particolarmente fluido. La pandemia in questo senso ha sicuramente accelerato il fenomeno della Great Resignation legato all’aumento delle dimissioni volontarie che era già in corso.
Secondo uno studio di McKinsey, il 40% dei lavoratori a livello mondiale è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi 4-6 mesi e il 53% dei datori di lavoro ha affermato di avere un turnover volontario maggiore rispetto agli anni precedenti.

Uno scenario con cui le imprese dovranno continuare a fare i conti andando in profondità delle motivazioni e svicolandosi da rigidi schemi e da elementi di scelta che ormai si muovono su parametri diversi rispetto al passato, ci spiega Elisa Verdi, Talent Acquisition Manager di Edenred:

 
 

“Stiamo attraversando un momento di forte ricerca e voglia di cambiamento da parte delle persone nel mondo del lavoro e gli aspetti verso cui si pone attenzione nel valutare le opportunità lavorative sono differenti rispetto al passato. Il lavoro degli HR oggi è diverso, è un lavoro nuovo.”

Cosa attrae i lavoratori oggi?

Come ogni anno, Great Place to Work stila la classifica delle migliori aziende per le quali lavorare in Italia, quelle che rappresentano l’eccellenza dei luoghi di lavoro. Si tratta di ambienti professionali oggi in grado di massimizzare il potenziale umano grazie alla presenza di una leadership efficace, aperta ed empatica; alla condivisione di valori significativi, vissuti quotidianamente e che guidano le decisioni; ad una cultura volta al miglioramento continuo e aperto al contributo di tutti, uomini e donne.

“Per rendersi attrattivi sul mercato è importante proporre dei valori in cui le persone possano identificarsi, dando l’idea che quanto proposto non siano solo degli slogan da comunicare sul web, ma principi realmente radicati nell’azienda”,  spiega Elisa, e questi trovano fondamento ad esempio nelle politiche di welfare aziendale. Tutto questo le persone cercano ormai di capirlo fin da subito, già durante l’iter di selezione.

“Sempre più candidati, non solo i più giovani, desiderano capire se in un nuovo lavoro possono trovare un miglior equilibrio tra vita personale e professionale, che non significa lavorare meno, ma poter organizzare il proprio tempo in funzione degli obiettivi da raggiungere. È fondamentale per loro riconoscersi nella cultura aziendale e sposare un progetto, altrimenti cambiano realtà con facilità e questa è una delle ragioni per cui oggi il mercato è così dinamico. Sono aumentate le aspettative e il concetto stesso di benessere, ormai prioritario.”

Come il welfare aziendale può aiutarti ad attrarre i migliori talenti? Scoprilo insieme a un nostro esperto: per te una consulenza gratuita.

Esempi di strategie di recruiting

Come migliorare la ricerca del personale? Le strategie di recruiting e talent attraction non possono più avere uno schema predefinito, ma devono essere messe continuamente in discussione, sulla base di ciò che le persone ricercano in un determinato momento storico.  

“Per attrarre i talenti non bastano più gli asset strategici di una volta” precisa Elisa, “non si guarda più solo ad aspetti come la solidità dell’azienda e la compensation, che insieme alla proposta di una posizione interessante costituivano un buon panel di attrazione. Adesso queste sono commodity di base, si danno per scontate. Le persone cercano altro, aspetti più legati allo sviluppo delle risorse umane, si chiedono ‘Che percorso potrò fare un domani all’interno?’, non solo dal punto di vista di una crescita di carriera, ma anche quanto l’azienda intenderà investire in formazione e se resterà fedele ai propri valori.”

Altri aspetti importanti per le nuove tattiche di recruiting e a cui le persone danno sempre maggior peso sono le tematiche di diversity & inclusion, le iniziative rivolte alla genitorialità, alla sostenibilità, e in generale l’attenzione per il work-life balance.

Il ruolo dei leader oggi

Il leader oggi per coloro che cercano lavoro deve essere un leader ispirazionale, che supera il vecchio concetto del capo che guida le proprie risorse dettandone i tempi. Deve essere piuttosto una figura che ragiona per obiettivi e coinvolge le persone sulle strategie dell’azienda, facendo cogliere il senso di ogni attività.

 
 

È fondamentale trasmettere ai team l’idea che ci sia un obiettivo comune a tutti i livelli e che nel day by day ogni skill messa in pratica, anche per l’azione più piccola, sia finalizzata ad un progetto più ampio e specifico. 

Il collaborative recruiting

Per fare in modo che tutta la candidate experience risulti efficace, gli HR non sono le sole figure a giocare un ruolo decisivo. Nei processi, infatti, molte aziende tendono a coinvolgere anche gli hiring manager sull’employee value proposition e in generale sulle strategie di recruiting dell’azienda. In questo modo si possono condividere dei messaggi chiari di attraction fin da subito da trasmettere ai candidati, mostrando un’immagine coerente e quindi più attrattiva.

Creare un programma di employee referral

“I dipendenti di un’azienda possono essere i migliori ambassador”, ci dice Elisa.

Un’altra strategia diffusa riguarda, infatti, la creazione di programmi di employee referral, ovvero incentivi per quei dipendenti che segnalano un candidato per una job position, che poi viene effettivamente assunto. 
Con questo processo si innesca un circolo virtuoso in grado di dare maggiori garanzie, creare engagement e fiducia sull’hiring, e i tassi molto bassi di caduta dei candidati ne sono la dimostrazione. Coloro che decidono di continuare l’iter di selezione lo fanno anche per un senso di lealtà nei confronti del proprio contatto interno che li ha “ingaggiati”, e che in quella prima fase avrà sicuramente dato una lettura molto più pratica e concreta del contesto aziendale.

Usare la tecnologia in modo strategico

Infine, anche la tecnologia offre un valido contributo. Le realtà che seguono di pari passo il cambiamento del mondo del lavoro si affidano anche a processi online nell’ambito del recruiting, che possono coinvolgere anche l’assessment. Certo, è sempre importante garantire alle persone che hanno piacere ad avere un contatto fisico con l’azienda la possibilità di recarsi in ufficio per un colloquio conoscitivo, ma questa tendenza è presente di solito nelle fasi più avanzate del processo di selezione.

Il welfare nelle strategie di recruiting

In una nuova quotidianità fatta di lavoro ibrido e continui cambiamenti, il welfare aziendale offre risposte concrete alle esigenze delle persone e assume un ruolo centrale nella vita di imprese e dipendenti:

  • facilita la conciliazione fra vita professionale e personale, è un supporto economico concreto, utilizzabile per le più svariate necessità del dipendente.
  • gode di un trattamento fiscale e contributivo agevolato. Il dipendente ha a disposizione il 100% del valore monetario, senza alcuna tassazione, con un incremento del suo potere d’acquisto. 

Particolarmente apprezzato in fase di recruiting, secondo gli ultimi dati emersi dall’Osservatorio Welfare 2022 di Edenred, l’offerta di benefit e di un ampio paniere welfare ha un peso nella trattativa e nella decisione finale dei candidati rispetto alla scelta di un’azienda.

La valutazione positiva verso l’importanza di un’offerta di benefit si attesta oltre il 53%, segnale che la prospettiva di un contesto lavorativo e aziendale fondato sul concetto di benessere è tra i fattori importanti di attrazione verso i giovani talenti.

Le soluzioni

Il welfare aziendale di Edenred è un ecosistema di servizi che mettono l’azienda al centro e, a partire dai flexible benefit, offrono risposte per valorizzare le iniziative aziendali e il work-life balance.
Si tratta di soluzioni concrete per people care, mobilità, employee saving, e persino percorsi strutturati di gender equality, con azioni per colmare il gender gap identificando e misurando gli effetti discriminatori, più o meno consapevoli, all’interno di un’organizzazione. 

Con Edenred Welfare l’accesso a benefit e servizi utili alla vita di ogni giorno è semplice e immediato, offrendo un sostegno al reddito delle persone e delle loro famiglie grazie ad app e piattaforme di facile utilizzo.

I vantaggi per aziende e dipendenti:

  • una consulenza mirata​ e su misura per ogni realtà aziendale​;
  • un team di professionisti specializzati per guidare nella scelta delle migliori soluzioni;
  • un progetto sviluppato​ in tutte le sue fasi, dall’avvio fino all’implementazione del piano welfare;
  • oltre 37.000 strutture convenzionate: la più ampia rete per il welfare aziendale in Italia;
  • partnership con marchi prestigiosi e possibilità di convenzionamento on demand;
  • soluzioni 100% digital e piattaforme welfare innovative per aziende e dipendenti.

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