Come aumentare le vendite con la gamification

La vita è un gioco, dice il detto, ma lo può diventare anche il lavoro. Il paragone potrebbe sembrare azzardato, ma lo è meno se parliamo di gamification, ossia della possibilità di applicare i meccanismi del gioco alle strategie aziendali.

In particolare, usare la gamification per le vendite può portare diversi vantaggi, anche se in alcuni casi questo metodo è ancora visto come non convenzionale. In realtà, le sue potenzialità sono molte.
Come motivare un team di vendita con il gaming? Ma anche, come attrarre e fidelizzare i clienti? Vediamo più nel dettaglio come aumentare le vendite con la sales gamification. 

La sales gamification si rivolge in particolare alla rete vendita per stimolare una sana competizione e aumentare la produttività sfruttando meccanismi ludici. 

Si tratta di un approccio innovativo, anche se ormai molte aziende ne hanno compreso il potenziale, soprattutto rispetto ad altri metodi come il classico catalogo a premi per i venditori.
Questo perché la sales gamification punta agli obiettivi di vendita, ma anche ad altro: crea team di lavoro affiatati, formati e preparati.

Colossi della tecnologia come Apple e Google, ma anche aziende dell’automotive come Nissan e ancora l’italiana MSC Crociere, hanno da tempo adottato la gamification in diversi comparti aziendali, dalle risorse umane al marketing. Sono solo alcuni esempi, anche perché la gamification non è a solo vantaggio delle big company. 

Si può infatti usare il gaming in azienda in più ambiti e con obiettivi diversi, per esempio per avvicinare le persone ai valori legati alla cultura aziendale, puntando su elementi ludici per promuovere comportamenti etici, sostenibili, e così via. E la gamification può essere usata anche per fare formazione: i dipendenti, per esempio, attraverso meccanismo di gaming possono ottenere diversi livelli di certificazioni man mano che completano un percorso.
Non ultimo, la gamification può rientrare tra le strategie di recruiting, applicandola per esempio a test per la valutazione delle competenze, e di onboarding, per aiutare i nuovi dipendenti a familiarizzare con l’azienda. 

Perché applicare una tecnica trasversale come la gamification, nata in contesti diversi da quello del sales, può funzionare per stimolare e spingere le vendite? Il gaming fa leva su “risposte” come il divertimento, la gratificazione, la condivisione e la soddisfazione personale per aumentare il fatturato. E lo fa, in più, in modo dinamico e piacevole.

Per migliorare le performance lavorative quindi la produttività dei sales team si punta quindi sull’incentivazione della rete di vendita. Il gaming permette infatti, una volta fissati gli obiettivi e le “regole”, di partecipare a un vero e proprio gioco, superando diverse fasi, raggiungendo traguardi intermedi e riconoscimenti per vincere la competizione. 

Una strategia trasversale, quindi, che risponde anche alle esigenze dei direttori vendite alla ricerca di metodi efficaci per gestire, incentivare e fidelizzare al meglio la propria forza vendita. 

In sintesi, i benefici della sales gamification sono:

• incrementare le vendite e le performance dei team di vendita;
• migliorare il clima aziendale puntando sul coinvolgimento dei team;
• accrescere il senso di appartenenza;
• rendere più avvincente il lavoro quotidiano con obiettivi giornalieri o periodici;
• offrire formazione in modo efficace;
• fidelizzare la rete vendita.

I meccanismi del gioco permettono inoltre ai sales di approfondire la conoscenza dei prodotti, affinare le tecniche di vendita, allenare skill personali. La formazione legata al gaming diventa parte integrante di una strategia efficace anche per motivare la forza vendita.

Come in tutte le competizioni, anche nella sales gamification i premi alla forza vendita hanno la loro importanza. Le dinamiche del gioco servono a motivare il team di vendita, ma il rewarding non va dimenticato. Oggetti fisici, eventi speciali, attività di team building possono essere tutti premi incentivanti, così come premi di risultato e benefit aziendali.

Molto apprezzati dai sales sono i fringe benefit, tra cui anche i buoni acquisto. In particolare, buoni multibrand come gli Edenred Shopping hanno un vantaggio su tutti: permettono a chi li riceve di scegliere il proprio premio grazie a una vasta rete convenzionata di ben 27.000 punti vendita di diverse tipologie di spesa. Qualche esempio? Supermercati come Carrefour, Conad, Simply, negozi come la Rinascente, Sephora, Cisalfa, Feltrinelli, Fidenza Village. E si può fare anche benzina nei rifornimenti Q8. 

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La sales gamification può rivolgersi anche ai clienti: l’approccio ludico è molto efficace per ingaggiare la clientela. I contest online per esempio sono un ottimo strumento per fare lead generation, ma non solo.

Instant win, photo contest e così via, magari lanciati sui canali social aziendali, non hanno solo il vantaggio di creare engagement, ma permettono di ottenere dati e informazioni utili sulle preferenze di lead e clienti e al contempo attirare il loro interesse.

Anche sondaggi, questionari di customer satisfaction e così via possono sfruttare elementi ludici per conoscere meglio i target di riferimento: l’utente sa che l’azienda vuole conoscere tutto di lui, ma è più propenso a farsi coinvolgere. 

La sales gamification si inserisce infine nelle strategie di marketing in ottica di loyalty, per esempio con raccolte punti e carte fedeltà basate sempre sul gioco. Anche in questo caso, oltre all’aspetto ludico contano i premi: sconti, oggetti, gift card, partecipazione a eventi, ma anche buoni acquisto da spendere come si desidera. 

Oltre alla spendibilità, gli Edenred Shopping puntano per esempio sull’esperienza: con la tecnologia fully mobile dell’app MyEdenred Shopping si può utilizzare da subito il buono ricevuto direttamente dallo smartphone. 

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