Il welfare al servizio di pazienti e caregiver
Attualmente in Italia si contano circa 3 milioni di lavoratori attivi che sono anche caregiver di persone, in particolare anziani, con malattie croniche.
Il welfare aziendale può offrire un enorme contributo al sostegno di queste famiglie, integrando oggi servizi su misura che rispondono a specifiche esigenze e che nascono non solo da una ricognizione attenta delle malattie croniche, ma anche dall’esperienza diretta dei pazienti e dei caregiver stessi.
Ce ne ha parlato Orientina Di Giovanni, Direttore Generale di Careapt che, oltre a essere madre di due figli e lavoratrice a tempo pieno, porta su di sé un’esperienza di dieci anni come caregiver di uno zio affetto da Parkinson e del proprio padre con Parkinsonismo vascolare e demenza.
Parte integrante di quei “sandwich employees” schiacciati tra lavoro, cura dei figli e cura dei genitori su cui si fa affidamento per gestire la cronicità nella “care economy”, Orientina ha fatto di questa situazione personale la base per sviluppare ParkinsonCare. Si tratta un servizio di teleassistenza specializzata disponibile in piattaforma Edenred Welfare, che affianca le persone con Parkinson e i loro familiari nella vita quotidiana con la malattia.
Quando tecnologia vuol dire salute
Trasformare la cura delle malattie croniche in un’esperienza di attenzione alla persona si può, grazie alla tecnologia e al reale contributo fornito dal welfare aziendale.
Come dimostrano anche i dati dell’Osservatorio Welfare 2022 di Edenred sul consumo di flexible benefit, nel 2021 l’aggregato di spesa relativo al welfare sociale, ovvero la macrocategoria che include anche sanità e assistenza familiare, ha ricoperto ben il 47,8% della spesa complessiva.
L’emergenza sanitaria vissuta in questi anni ha di fatto fortemente accelerato in questo campo l’uso delle piattaforme innovative e l’adozione di modalità di accesso ai servizi sanitari da remoto, abbattendo la diffidenza degli utenti. Ma non solo: permettendo loro di fare esperienza diretta del fatto che l’immediatezza e la facilità di accesso in tante situazioni compensano la mancanza della presenza.
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Voucher Welfare per i caregiver
I flexible benefit offrono un reale contributo al supporto nella vita quotidiana dei caregiver. Si pongono infatti come una valida soluzione conveniente per quelle realtà aziendali che non possono dotarsi di strutture al proprio interno per rispondere alle esigenze dei dipendenti, oppure che non sono strutturate per attivare in maniera autonoma convenzioni con le singole strutture e gli operatori di servizi sul territorio.
I Voucher Welfare di Edenred possono, ad esempio, colmare le necessità di assistenza e cura dei familiari anziani attraverso servizi di badantato, prestazioni fisioterapiche o infermieristiche, case di cura e cooperative per assistenza domiciliare, assistenti e professionisti specializzati. Offrono inoltre una copertura anche per quei servizi come ad esempio di baby-sitting, utili per dare un contributo nell’alleggerimento dei carichi per i caregiver genitori.
I Voucher Welfare possono essere richiesti in formato digitale, direttamente in piattaforma e in tempo reale, indicando l’importo esatto del servizio desiderato. Danno accesso ad oltre 13.000 strutture già convenzionate sull’intero territorio nazionale, con possibilità di convenzionamento on demand.
In particolare, tra i servizi che le aziende possono offrire ai loro dipendenti, la telemedicina si è rivelata una risposta efficace alle necessità legate alle patologie croniche, rendendo accessibili risorse sanitarie non sempre diffuse sui territori. Parliamo di infermieri, terapisti, logopedisti, ossia tutti quei professionisti della riabilitazione che nelle malattie croniche possono migliorare la qualità di vita dei pazienti e di conseguenza anche quella dei caregiver.
Le proposte di ParkinsonCare su Edenred Welfare
Per la piattaforma Edenred Welfare Careapt ha selezionato una suite di soluzioni di teleassistenza con ParkinsonCare dedicate alle persone con Malattia di Parkinson o con Parkinsonismi e ai loro caregiver.
Si tratta di soluzioni pensate per offrire l’accesso da casa a un team di esperti (infermieri, terapisti occupazionali e psicologi) coordinati da un neurologo specialista dei disturbi del movimento.
Nella formula più utilizzata, “ParkinsonCare-Presa in carico annuale”, il paziente e il suo caregiver possono accedere ogni giorno dalle 9 alle 18, da lunedì a venerdì, a un infermiere specializzato nel monitoraggio della malattia ma anche nell’adozione di strategie infermieristiche e occupazionali finalizzate a mitigare gli impatti dei sintomi sull’autonomia del malato e sulla qualità di vita di tutta la famiglia.
Sono numerosissimi i sintomi che una persona con Parkinson può trovarsi ad affrontare ogni giorno,e per chi ha un genitore o un parente con questa malattia, lavorare e badarvi a distanza è un’ansia continua ed una corsa ad ostacoli.
La tecnologia digitale, dunque, favorita in ambito welfare si pone come un fattore abilitante per dare continuità alla relazione terapeutica nei percorsi di cura, accorciando le distanze tra pazienti e competenze sanitarie: sono gli infermieri, gli psicologi e i terapisti occupazionali, infatti, che arrivano direttamente a casa dei pazienti, in telemedicina.
Da luglio 2022 sul portale è inoltre disponibile anche una soluzione dedicata ai caregiver delle persone con demenza.
Si tratta di DemedyaCare, che offre un programma di teleassistenza e teleriabilitazione per impostare le attività della vita quotidiana in modo da valorizzare le abilità residue del paziente accertandosi che sia sempre stimolato, ma anche alleggerendo il carico di fatica fisica ed emotiva di chi lo assiste, per arginare lo stress ed evitare il fenomeno del ‘burnout’.
DemedyaCare opera attraverso un ‘care manager’, accessibile ogni giorno dalle 9 alle 18. Si tratta di un Terapista Occupazionale, professionista della riabilitazione, che lavora sulle attività che la persona con Demenza e il caregiver devono svolgere insieme ogni giorno, trasformandole in una risorsa terapeutica, coinvolgendo di più il malato ed evitando quelle reazioni comportamentali che sono la causa principale dello stress del caregiver.
La famiglia può inoltre contare su un’intera équipe multidisciplinare coordinata da un geriatra, che include anche un infermiere e uno psicologo. Questo per garantire un monitoraggio accurato della salute fisica del malato, ma anche per vigilare e dare supporto psicologico a chi lo assiste.
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