Welfare aziendale
25 Nov 2020
| 5'

Iniziative di welfare aziendale per genitori: dai voucher ai buoni acquisto

Aiutare i dipendenti con figli ha vantaggi sia per i lavoratori che per il datore di lavoro e non solo fiscali. Tra voucher per baby sitter, buoni acquisto e rimborsi ecco cosa può fare la tua azienda.
Autore
Redazione
welfare aziendale per genitori

In Italia le politiche attive dedicate ai genitori, come sappiamo, sono poche e non sempre a disposizione di tutti. Basti pensare al numero ridotto di posti disponibili negli asili nido comunali che, con le varie graduatorie annuali, non regalano certamente tranquillità ai genitori che fino all’ultimo non sanno se il bambino “sarà preso” o meno.

Le imprese, però, possono fare tanto per essere sempre più vicine alle famiglie nel difficile percorso di conciliazione vita-lavoro. E possono farle grazie ai piani di welfare aziendale, che vengono incontro alle esigenze dei genitori ma anche delle aziende stesse.

E questo perché sono riconosciuti sgravi contributivi per tutte quelle imprese che mettono in atto iniziative per venire incontro ai dipendenti con figli. Per aiutarli, per esempio, a pagare una baby sitter, dare un contributo nell’acquisto dei pannolini e tante altre iniziative a sostegno della maternità e della paternità.

I vantaggi del welfare aziende per dipendenti con figli

Perché pensare a iniziative di welfare aziendale per i genitori è vantaggio? Per due motivi tra tutti: in primis, come abbiamo visto, per il dipendente che ottiene servizi tutt’altro che scontati. 

Ma lo è anche per la tua azienda: i dipendenti che sono genitori in questo modo saranno meno stressati e preoccupati della gestione familiare, si sentiranno molto più sostenuti e di conseguenza miglioreranno il loro work-life balance. Il tutto ovviamente ha un beneficio diretto per l’azienda: aiuta la produttività.

 
 

Ma non solo: in ottica di employer branding, attivare un piano di welfare per i genitori rende la tua azienda più attrattiva come posto dove voler lavorare. Tutti aspetti cui i professionisti adesso prestano sempre più attenzione, in particolare i Millennials.

Cosa le aziende possono fare per i dipendenti con figli

Ma cosa possono proporre in concreto i datori di lavoro ai propri dipendenti? Decidere per una modalità di sostegno anziché per un’altra (o più di una) dipende molto dalle esigenze del lavoratore e dall’obiettivo che l’azienda si pone con le sue azioni. 

Ecco un elenco di iniziative che puoi attuare per i tuoi dipendenti con figli:

  • dare dei contributi welfare come sostegno alla maternità e alla paternità a rimborso delle spese di istruzione e a sostegno del reddito familiare;
  • voucher per baby sitter o servizi per neogenitori;
  • buoni per l’acquisto per comprare pannolini, abbigliamento, giocattoli, corredini, alimenti e così via;
  • prevedere nidi d’infanzia e asili nido aziendali;
  • creazione di spazi ludico-ricreativi aziendali o interaziendali;
  • rimborsi di spese già sostenute dal lavoratore.

Inoltre puoi aiutare i genitori dando vita a dei percorsi formativi per favorire il rientro dal congedo di maternità, più lungo di quello di cui godono i padri o fare in modo che abbiano delle giornate meno faticose.

Puoi per esempio:

  • creare percorsi formativi per favorire il rientro dal congedo di maternità: e-learning, ossia formazione a distanza per
  • concedere orari flessibili.

Pertanto, se vuoi andare in questa direzione e attivare una o più iniziative di welfare per la genitorialità, gli strumenti a disposizione delle aziende sono di diversa declinazione: dai voucher alle piattaforme dedicate, passando per i servizi di coaching e altro ancora.

La piattaforma welfare a disposizione delle aziende

Se l’azienda vuole invece proporre un piano di welfare articolato può dunque fare tramite piattaforme ad hoc come la piattaforma Easy Welfare di Edenred.


Si possono mettere a disposizione dei neogenitori tutti i servizi che abbiamo appena detto: i voucher, i
buoni acquisto e in più comodi rimborsi che riguardano le rette per iscrizioni all’asilo o i costi sostenuti per le attività di baby sitting.

Andiamo più nel dettaglio per aiutarti a capire come orientarti al meglio.

I voucher per i genitori: baby sitter e altri servizi

I voucher possono essere una buona soluzione se la tua azienda non ha la dimensione adeguata per dotarsi una di una struttura come l’asilo nido aziendale o per definire autonomamente le convenzioni con singole realtà in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dei dipendenti.

E questo perché i voucher hanno un funzionamento simile ai buoni pasto e consentono a ogni azienda di accedere all’ampio paniere di servizi convenzionati con la società che li emette.

Come funziona il voucher per i genitori

Intanto c’è da sapere che, al contrario dei buoni pasto, ogni singolo ticket deve essere utilizzato per una sola prestazione e deve coprirne l’intero valore. Nel caso della genitorialità, l’azienda può fornire voucher dedicati al pagamento della baby-sitter, o a servizi per i neo genitori: dai corsi preparto al sostegno alla neogenitorialità fino ai corsi di acquaticità per genitore e bebè. 

Edenred e il Ticket Welfare Le Cicogne

Nel caso di Edenred, per esempio, attraverso i propri Ticket Welfare® ha avviato una partnership con Le Cicogne, azienda digitale italiana che si occupa di mettere in contatto genitori e baby sitter. I lavoratori potranno usufruire del servizio offerto dal network capace di mettere insieme la domanda del genitore e l’offerta della babysitter tramite i Ticket Welfare®.

 
 

Affidarsi a un’azienda come le Cicogne è un ottimo modo per far funzionare i voucher baby sitter e per dare anche dei punti di riferimento a dipendenti con figli che non hanno aiuti esterni.

Grazie a servizi come Babysitting Last Minute, Baby Taxi, Aiuto con i compiti a casa e numerose altre soluzioni attivabili dal sito o dall’app dedicata, infatti, i dipendenti delle aziende clienti potranno trovare la tata adatta alle loro esigenze in pochissimi step.
Il servizio prevede la possibilità di mettere in regola la babysitter e fornisce anche una copertura assicurativa in caso di infortuni legati al bambino o alla casa.

I buoni acquisto per le strutture convenzionate

Non solo voucher, un’ottima soluzione per rispondere in modo semplice e veloce alle principali necessità di bimbi e genitori possono essere i buoni acquisto.

Con i buoni acquisto Ticket Compliments le aziende possono, infatti, offrire ai propri dipendenti fino a 258,23 euro spendibili in una rete di negozi convenzionati (da Prenatal, Toys Center ma anche le principali catene di supermercati in Italia sono alcuni esempi).
I dipendenti potranno scegliere tra una rete che conta più di 27000 strutture convenzionate in tutta Italia.

Dai pannolini, agli alimenti per l’infanzia, fino al passeggino, abbigliamento per i neonati, giocattoli: con i buoni Ticket Compliments mamma e papà potranno acquistare tutto il necessario per i primi mesi di vita del nuovo arrivato.

I rimborsi per le spese sostenute per i figli

Tra le altre soluzioni che puoi proporre ai dipendenti con figli ci sono anche i rimborsi delle spese già sostenute. Quali? Quelle di iscrizione all’asilo nido o alla materna per esempio così come la baby sitter. Che possono essere un’integrazione o un’alternativa al bonus nido.

L’assistenza sanitaria integrativa

Da non dimenticare che l’assistenza sanitaria integrativa gioca un ruolo importante per i genitori. I bambini, infatti, si ammalano molto spesso, e avere la possibilità di poter fruire di visite specialistiche a prezzo ridotto o di un pediatra privato, sono elementi sicuramente utili per i genitori.

Come puoi vedere, l’azienda può adottare varie soluzioni per venire incontro alle esigenze quotidiane dei genitori che lavorano e farli stare il meglio possibile.